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Articoli della categoria "EDITORIA"

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 a cura di C.S. |  

È possibile che una scuderia si leghi in modo così viscerale a una nazione, tanto da diventarne un simbolo indissolubile? Sì, se questa si chiama Ferrari, lo storico marchio che dal 1950 ha saputo unire la propria storia al mondo della Formula 1, rivelandosi l’unica scuderia in grado di disputare tutti i Mondiali della competizione regina della velocità. Questa è la storia di un uomo, visionario, fondatore del Cavallino, e insieme la storia di un brand che è l’emblema assoluto dell’italianità nel mondo.
Un appassionante racconto di macchine, piloti e titoli mondiali, in oltre settant’anni di corse spesi tra curve e velocità, ma con sempre un’unica grande costante: quel Rosso che, nell’immaginario collettivo, si è fuso con la passione e il calore verso gli eroi delle quattro ruote.
Francesco Domenighini (Brescia, 1995). Da sempre appassionato di sport, dal 2017 scrive regolarmente sul portale internazionale di calcio footbola.it. Per Diarkos ha pubblicato Le leggende della …


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 a cura di C.S. |  

La boxe è lo sport cinematografico per eccellenza, simbolo di violenza e riscatto, dramma e trionfo. Ma è anche quello che più si addice a una raccolta di vicende reali entrate nella leggenda. Trentasei storie, ma potevano essere molte di più, di vite fuori e dentro il ring: non potevano mancare Muhammad Ali e Mike Tyson, il Buono e il Cattivo, ma anche miti di casa nostra come Primo Carnera e Nino Benvenuti.
Da Jack Johnson, primo campione nero dei pesi massimi di inizio Novecento riabilitato dal presidente “amico dei bianchi” Donald Trump, a Floyd Mayweather, l’imbattuto campione mondiale di cinque categorie risultato nelle classifiche di «Forbes» lo sportivo più ricco dello scorso decennio. Per finire con Canelo Álvarez, la leggenda proiettata nel futuro. Un pugile ha sempre una storia incredibile da raccontare, e ripercorrere le vicende di questi eroi popolari, a volte maledetti, fa assumere al libro di Fausto Narducci …


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 a cura di C.S. |  

Il 3 ottobre del 1981 nasceva Zlatan Ibrahimović, calciatore svedese considerato uno fra i più forti e completi della sua generazione.
 … «A quarant’anni, ormai, Zlatan è un marchio, una griffe, qualcosa di immediatamente riconoscibile come una grande casa di moda. Il ragazzo che se n’era andato da Malmö è riuscito davvero a conquistare il mondo. Per farlo è dovuto diventare un calciatore inedito e soprattutto irriproducibile. Un uomo che è stato capace di preservare il suo essere bambino, anzi, che lo ha elevato a sistema, che ha trasformato la sua fanciullezza nella sua caratteristica tecnica più efficace e peculiare. Ibra è stato frainteso, banalizzato, vilipeso e sottovalutato.
Eppure, il suo talento verrà presto rimpianto. Lo svedese ha fatto sapere che continuerà ancora a giocare e troverà ancora il modo di essere decisivo. Nonostante l’età che avanza. Nonostante il fisico che si sfalda. D’altra parte, Zlatan ha dimostrato di poter realizzare qualsiasi …


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 a cura di C.S. |  

Dal 1930, ogni quattro anni, i Mondiali di calcio sono un appuntamento irrinunciabile che si carica di aspettative. Le nazionali dei cinque continenti si affrontano in un mix di sport, storia e umanità che ha spesso dato vita a clamorose vicende, insondabili misteri e mezze verità. Mondiale dopo Mondiale, Fabio Licari fa luce su retroscena, episodi e stranezze calcistiche sconosciuti al grande pubblico, ma che hanno segnato, rendendole uniche, ogni competizione: dalla finale Uruguay-Argentina del 1930, giocata con due palloni diversi e un arbitro che chiede la scorta, alla scarpa persa da Leônidas nel 1938; dal primo gol fantasma della storia, “segnato” dell’inglese Hurst nella finale 1966 con la Germania, alla storia di Nicolò Carosio, il grande telecronista Rai cacciato da Messico 70. La faccia sconosciuta dei Mondiali, come nessuno l’ha mai raccontata.  
Fabio Licari (1967, Palermo), giornalista. Sei Europei, quattro Mondiali, un’Olimpiade, non sa più quante Champions e campionati, e il giro del …


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 a cura di C.S. |  

Questo Milan fresco e combattivo sta diventando una fucina di campioni. Lo scudetto numero 19 non è arrivato per caso, ma grazie alla crescita, superiore ad ogni aspettativa, di un solido nucleo di ragazzi molto dotati. Sicuramente qualcuno di loro entrerà nella leggenda rossonera
Forte della fresca conquista del suo diciannovesimo scudetto, il Milan è inoltre la squadra italiana ad aver vinto più trofei in campo internazionale, grazie a campioni dal talento straordinario e a stelle del calcio conosciute in tutto il mondo. Dall’inglese Herbert Kilpin al cannoniere svedese Gunnar Nordahl; dal barone Nils Liedholm, esempio di sportività, a José Altafini, autore della doppietta che laureò il Milan prima squadra italiana sul tetto d’Europa; da Cesare e Paolo Maldini, padre e figlio che alzarono entrambi la Coppa dei campioni a quarant’anni di distanza l’uno dall’altro, a Gianni Rivera, primo giocatore nato in Italia a vincere il Pallone d’oro.
E poi Franco Baresi, …


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 a cura di C.S. |  

«Queste pagine raccontano 110 anni di storia del Monza e danno voce a 110 fra giocatori, tecnici, dirigenti e persone che al Monza hanno dedicato tanti anni della loro esistenza e della loro passione, cogliendo la spinta che li ha portati a superare  se stessi in nome di una maglia e di una città». Dalla prefazione di Fulvio Saini
 Non è semplice scrivere la storia di un club lunga oltre un secolo. Se poi in 110 anni di calcio questo club ha difeso i suoi colori tra Serie B e C, toccando anche gli inferi del dilettantismo, la sfida è ancora più difficile. Eravamo tutti convinti che il Monza non ce l’avrebbe mai fatta a realizzare quella visione che sempre si è portato dentro. Un sogno sempre e soltanto desiderato, sfiorato, accarezzato… fino ad oggi. 
Questo libro è un lungo viaggio che parte dalla nascita della squadra, racconta dei suoi due fallimenti, della rinascita con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, fino al …


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 a cura di C.S. |  

Torino. Juventus-Atalanta. 13 maggio 2012. Va in scena l’ultimo atto di Alessandro Del Piero in bianconero. Dopo diciannove anni di onorata militanza, il capitano lascia la Juventus. Gioca, segna e saluta, con un giro d’onore unico nel suo genere. Da qui è possibile riavvolgere il nastro della vicenda umana e calcistica di Pinturicchio, passandone in rassegna gli snodi cruciali.
Un viaggio tra luci e ombre, trionfi e sconfitte, umilianti panchine e pesanti errori riscattati da reti decisive e prestazioni monumentali. Campione esemplare, capitano fedele, calciatore forte e fragile insieme, Del Piero ha tramutato i gol in primati, i numeri in record, ma soprattutto ha saputo stringere un legame speciale con i tifosi. Merito che vale più della vincita di coppe e campionati, che procede oltre la conquista di trofei e titoli.
Alberto Galimberti (1989) è nato a Como. Giornalista, docente e collaboratore dell’Università Cattolica di Milano. Dal 2008, scrive per «La Provincia» …


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ATLETICA, EDITORIA »

 a cura di C.S. |  

STRA (Venezia) – “Vedervi tutti qui è un’emozione fortissima, più grande di qualsiasi vittoria”. Era gremito, ieri sera, il palazzetto dello sport di Stra (Venezia), dove l’ex campionessa azzurra Manuela Levorato ha presentato la biografia “La corsa, le mie ali”, scritta a quattro mani da Silvia Miazzo e Lino Perini. Un libro ricco di ricordi, di foto, di ritagli dei giornali dell’epoca.
L’appuntamento era a Villa Loredan, ma poi il maltempo ha causato lo spostamento della serata nella vicina palestra comunale, le cui tribune a stento sono riuscite a contenere le oltre 400 persone intervenute per rendere omaggio alla campionessa di Dolo, da 21 anni detentrice del record italiano dei 100 metri.
Insieme al sindaco di Stra, Caterina Cacciavillani, c’era il presidente della Fidal, Stefano Mei, che ha sottolineato il ruolo della Levorato nel panorama dell’atletica azzurra: “Manuela è stata una rivoluzionaria: prima avevamo buone velociste, che però trovavano difficoltà ad emergere …


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 a cura di C.S. |  

Raccontare la storia di Ferruccio Lamborghini, di come sia partito da una delle tante famiglie contadine dell’Italia dei primi decenni del Novecento per arrivare a creare uno dei brand automobilistici più prestigiosi nel mondo, vuol dire raccontare la storia del nostro Paese: le macerie del secondo dopoguerra, il boom degli anni Sessanta, l’arrivo della modernità con le sue dinamiche aziendali nuove, la paura degli anni di piombo e l’edonismo degli anni Ottanta.
Dalla vita di Ferruccio fino alla gestione attuale, passando per i modelli che hanno reso quella che inizialmente era solo una fantastica passione per i motori uno status symbol del lusso globale, parlare della Lamborghini permette di ricordarci chi siamo stati come italiani e, forse, capire chi potremo essere.
Matteo Serra, classe 1994, milanese di nascita, formazione e visione, cresciuto all’ombra di San Siro. Giornalista professionista e speaker radiofonico, ha lavorato a Radio Popolare e ha scritto di sport per …


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 a cura di C.S. |  

Oltre ai tradizionali festeggiamenti, la fine dell’anno coincide anche con i bilanci e non solo quelli economici. In particolare quello del libro Il Signore di Notte, un libro giallo ambientato nella Venezia del 1605, è insolitamente lungo perché abbraccia un periodo di diciotto mesi, cioè da quando è stato pubblicato.
I lettori lo hanno definito appassionante, avvincente, interessante, coinvolgente, di spessore storico e addirittura istruttivo, con riferimento in tal caso alle informazioni storiografiche che contiene. Infatti, pur restando un giallo fitto fitto con una trama di pura fantasia, nel racconto rivivono personaggi realmente esistiti all’epoca e divagazioni su usi e costumi dell’antica Venezia, fatti e fatterelli, aneddoti e perfino favole. Il tutto contestualizza il racconto e aiuta il lettore a calarsi nell’atmosfera della città dei dogi tra la fine del Rinascimento e l’inizio del Barocco. Come la corposa bibliografia in coda al libro testimonia, questo ha comportato un certosino lavoro di …


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