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Marini Delta: i numeri di una stagione indimenticabile

24 Aprile 2020 Stampa articolo

volleyPORTO VIRO (Rovigo) – Sarà ricordata (anche) per il sogno promozione spezzato sul più bello, con il biglietto playoff già in tasca, ma la prima stagione in Serie A della Biscottificio Marini Delta Volley è stata comunque una tappa indimenticabile nella storia del club di Porto Viro. All’esordio nel gotha della pallavolo italiana, la compagine nerofucsia è riuscita a lasciare il segno come mai forse avrebbe immaginato (e sperato) alla vigilia del campionato. E lo ha fatto all’insegna di un crescendo rossiniano, iniziato alla prima giornata, con il sorprendente successo per 3-0 su Civitanova, e proseguito praticamente ininterrotto fino all’ultima gara giocata, quella vinta 2-3 sul campo di Prata, quando la minaccia della pandemia già aleggiava sul destino di Cuda e compagni

 Chissà come sarebbe andata altrimenti, si chiede tutto il mondo Delta Volley. Difficile fare i conti con troppi “se” e altrettanti “ma” di mezzo, tuttavia è certo che Porto Viro fin lì aveva dimostrato di essere l’assoluta regina del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. Lo dicono i numeri, ineguagliati, della formazione di Massimo Zambonin nelle 19 partite di campionato disputate: maggior numero di vittorie (15) e maggior numero di successi per 3-0 (6), miglior quoziente set (1,96) grazie al maggior numero di set vinti (49) e al minor numero di set persi (25), miglior quoziente punti (1,12) in virtù del maggior numero di punti fatti (1.708) e del minor numero di punti subiti (1.530). Forse, però, il dato più significativo è anche il più semplice da leggere, ovvero quello legato alle giornate in cui la Marini Delta è stata in testa alla classifica, da sola o in coabitazione con altre squadre: ebbene, tutte, ad eccezione della terza, in cui lo scettro passò temporaneamente nelle mani di Motta.

Certo, il merito di questa leadership pressoché incontrastata è stato soprattutto del gruppo, completo ed efficace in ogni ruolo, ma anche le statistiche individuali possono raccontare qualcosa di questa indimenticabile, quanto amara nel finale, stagione 2019/2020. Detto che Matteo Sperandio si è affermato (e non è stata certo una sorpresa) come miglior centrale dell’intera Serie A3 per rendimento complessivo e per efficacia a muro (0,96 block vincenti per set), ci sono anche altri exploit da mettere in evidenza. Quello di Alessandro Dordei, per esempio, secondo miglior schiacciatore della categoria per rendimento complessivo, nonché miglior battitore nerofucsia con 33 ace all’attivo (5° nella classifica generale) e secondo cannoniere della squadra, con 286 punti messi a segno, alle spalle di capitan Cuda, giunto a quota 289 punti e parso pienamente a suo agio nel nuovo ruolo di opposto. E che per Porto Viro le cose siano andate molto bene ai lati lo testimonia anche il 12° posto nella graduatoria di rendimento degli schiacciatori di A3 ottenuto da Enrico Lazzaretto, che, rispetto a Cuda e Dordei, ha messo a referto qualche punto in meno (264), ma ha attaccato con una percentuale migliore, vicinissima al 50 per cento (49,68%). A proposito di percentuali offensive, la palma di “cecchino” va senza dubbio a Michele Luisetto, capace di attaccare con il 61 per cento in stagione, dato che lo pone ai vertici tra i centrali della categoria. Miglior ricettore nerofucsia, invece, Egon Lamprecht con il 34,1 per cento di ricezioni perfette. Infine, l’ottimo campionato di Martin Kindgard visto attraverso i­­ numeri: tra tutti i palleggiatori di Serie A3, l’argentino è stato non solo il terzo miglior realizzatore (70 punti messi a segno), ma soprattutto il miglior muratore con ben 26 block all’attivo.

C.S.



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