Longhin torna sulla terra del Prealpi Master
CAVARZERE (Venezia) – Il Prealpi Master Show, tradizionale appuntamento di fine stagione per gli amanti dello sterrato, è pronto a mettere in scena la sua ventesima edizione e, per festeggiare al meglio questa importante ricorrenza, potrà fregiarsi di un elenco partenti che vanta cento quarantacinque iscritti.
Ad un evento così sentito, in particolar modo nel panorama rallistico del Triveneto, Luca Longhin non poteva mancare, nonostante abbia venduto di recente la propria Peugeot 106 gruppo A.
Sarà una vettura gemella, messa in campo da Chemin Rally Team, la compagna di avventura del pilota di Cavarzere, da condividere con Fabio Lazzarotto.
Le speciali della campagna trevigiana, intorno a Sernaglia della Battaglia, sono ben conosciute dal portacolori della scuderia Destra 4, avendo partecipato alle ultime due edizioni, vincendo la classe A5 nel 2016.
“Dopo aver venduto la nostra Peugeot 106” – racconta Longhin – “eravamo convinti che la nostra stagione 2018 era giunta al termine, con il quarto posto al Rally del Sebino. Grazie alla proposta di Chemin Rally Team è nata questa opportunità ed abbiamo deciso di coglierla al volo. Sarò affiancato, per la prima volta, da Fabio Lazzarotto. Siamo in pochi in classe e, di questo, mi dispiace molto. Noi saremo alla prima con la Peugeot 106 gruppo A sulla terra, non abbiamo alcun tipo di esperienza con questa vettura sullo sterrato.”
Domenica 16 Dicembre a Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso, i motori si accenderanno all’alba, prima vettura prevista in partenza alle 6:45, per affrontare in ripetizione i quattro passaggi sulla prova speciale “Master Show” (9,23 km).
L’atipicità che, da sempre, contraddistingue l’evento valido per il Challenge Raceday Rally Terra rimarrà inalterata: lunghi tratti veloci, incastonati tra le vigne della campagna trevigiana, alternati a curve ad angolo retto ed uniti all’insidia degli innesti su asfalto rendono il Prealpi Master Show una gara che non va di certo sottovalutata per le sue insidie.
“Speriamo di divertirci, prima di tutto” – sottolinea Longhin – “perché, affrontando una volta all’anno una gara su terra, non possiamo considerarci degli esperti su questa tipologia di fondo. Già corriamo poco su terra e, in questa occasione, lo faremo con una vettura nuova. Le incognite della vigilia sono tante. Siamo in pochi in classe, è vero, ma non conosciamo il valore dei nostri avversari quindi sarà un obbligo dare il massimo per cercare di salire sul gradino più alto del podio. Una cosa ci auguriamo su tutte ovvero che ci sia bel tempo, seppur sappiamo che farà molto freddo. Se dovesse, malauguratamente, venire a piovere il tracciato diventerebbe molto ma molto insidioso. Si passerebbe dalla terra al fango e, quel che è certo, con una vettura come la nostra ci troveremmo in grosse difficoltà di trazione. La gara è amata, da tutti. Partiamo con il numero centoventisette. Credo basti questo per rendere chiara l’idea.”
C.S.