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Mondiali Femminili: le azzurre sono medaglia d’argento

20 Ottobre 2018 Stampa articolo

volley Italia-Serbia 2-3 (25-21, 14-25, 25-23, 19-25, 12-15)

ITALIA: Malinov 2, Danesi 9, Sylla 10, Egonu 33, Chirichella 3, Bosetti 14. Libero: De Gennaro. Cambi, Pietrini. N.e: Parrocchiale, Lubian, Fahr, Ortolani, Nwakalor (L). All. Mazzanti      
SERBIA: Rasic 10, Boškovic 26, Busa 6, Veljkovic 10, Mihajlovic 19, Ognjenovic 8. Libero: Popovic. Stevanovic. N.e: Zivkovic, Malesevic, Pusic, Bjelica, Aleksic. All. Terzic
Arbitri: Mokry (Svk) e Rolf (Usa)     
Spettatori: 11500. Durata Set: 25’, 23’, 26’, 25’, 17’.             
Italia: a 4, bs 11, m 7, et 30.  
Serbia: a 6, bs 10, m 10, et 24.        

Yokohama (Giappone). Si è concluso con una medaglia d’Argento il cammino iridato della nazionale italiana femminile, battuta nella finale del Mondiale dalla Serbia 2-3 (25-21, 14-25, 25-23, 19-25, 12-15).
Un risultato comunque fantastico, arrivato al termine di tre settimane indimenticabili per tutto il volley italiano. Le ragazze di Davide Mazzanti, infatti, a partire dalla fase di Sapporo, con in mezzo Osaka e Nagoya, sino a Yokohama, hanno entusiasmato appassionati e critica per il bel gioco e la grande determinazione messa in campo: il percorso di marcia nel Mondiale registra 11 vittorie e 2 sole sconfitte. 
Nell’ultimo atto purtroppo Chirichella e compagne non ce l’hanno fatta a prendersi la rivincita sulle campionesse europee della Serbia, unica squadra a sconfiggere le azzurre nel torneo: prima a Nagoya e oggi a Yokohama.                       
A distanza di sedici anni (oro Mondiale a Berlino 2002), dunque, l’Italia è tornata a conquistare una medaglia in una rassegna iridata e lo ha fatto con una squadra giovanissima: l’età media delle quattordici azzurre è inferiore a 23 anni e per ben 10 di esse si trattava del primo Mondiale.
La medaglia d’Argento porta forte, inoltre, la firma del Club Italia, ben 9 atlete hanno fatto o fanno parte del progetto federale: Fahr, Nwakalor, Pietrini, Lubian, Chirichella, Egonu, Danesi, Malinov e Ortolani.
L’architetto di quest’Italia è ovviamente il commissario tecnico Davide Mazzanti che dopo una lunga fase di preparazione ha assemblato una squadra con un’identità precisa, ben organizzata in campo, ma allo stesso tempo libera di esprimere le proprie doti.          
Il perfetto mix ha messo così in risalto le qualità di tutte le azzurre: Paola Egonu è stata semplicemente inarrestabile per tutto il torneo; Malinov ha guidato la squadra con velocità e ispirazione; Sylla ha scaricato tutta la sua grinta in attacco; Bosetti si è confermata elemento imprescindibile per ordine ed equilibrio; Danesi è stata implacabile a muro; De Gennaro non ha avuto eguali in ricezione e difesa; a capitanare tutte è stata Cristina Chirichella, sempre più leader del gruppo.
CRONACA – Contro la Serbia la nazionale tricolore si è schierata con Malinov in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Sylla e Bosetti, centrali Danesi e Chirichella, libero De Gennaro.        
Ottimo l’inizio dell’Italia, Malinov ha gestito alla perfezione le sue attaccanti senza dare punti riferimenti alla Serbia (7-3). Prima Danesi, poi Bosetti e infine Egonu sono passate con regolarità, mentre le avversarie hanno faticato anche in ricezione (19-15). L’opposto azzurro è salita ancora di livello e insieme a Sylla non ha lasciato scampo alle campionesse europee (25-21).
Nel secondo set l’Italia ha tentato di mettere sotto pressione le serbe con la battuta (4-2), ma la squadra di Terzic ha controreplicato e le azzurre sono calate in ricezione (7-10). Le difficoltà a contenere il servizio avversario hanno mandato fuori giri le ragazze di Mazzanti, costrette a scivolare sempre più indietro (11-16). Pietrini ha preso il posto di Sylla, ma la Serbia, spinta da Boskovic, ha chiuso velocemente i conti (14-25).                                 
Molto equilibrato il terzo set, per lunghe fasi nessuna delle due squadre è riuscita a prendere il sopravvento e si è arrivati in perfetta parità sul (12-12). L’Italia ha ottenuto un break (16-13), sfruttando al meglio la vena realizzativa di Paola Egonu (12 p. nel parziale). Con il passare del gioco la Serbia è rientrata e si è portata al comando (19-21), ma l’ingresso di Cambi ha acceso Danesi (23-22). Un muro di Sylla ha permesso all’Italia di allungare (24-22), poi ci ha pensato Egonu a metter giù il pallone del (25-23).          
Tutto in favore della Serbia l’avvio della quarta frazione, le azzurre hanno commesso diversi errori e hanno perso immediatamente contatto (2-8). Il pesante svantaggio non ha demoralizzato le azzurre che con pazienza e determinazione sono arrivate un passo dalle avversarie (8-9). Nel momento di completare la rimonta l’Italia ha accusato un altro passaggio a vuoto e le serbe hanno guadagnato nuovamente un buon margine (11-17). Danesi e compagne hanno provato ancora a riaprire il set (17-19), ma il finale ha premiato le avversarie (19-25).    
Nel tie-break le azzurre hanno tirato fuori il solito cuore e sono balzate al comando (7-5). La Serbia ha pareggiato i conti sul (7-7) e poi ha trovato il sorpasso (8-10). L’Italia ha lottato sino alla fine, ma le avversarie non hanno più ceduto il comando e si sono aggiudicate il titolo iridato (12-15).          
La miglior marcatrice del match è stata Paola Egonu con 33 punti, davanti a Tijana Boskovic. Rispetto alle serbe le azzurre sono state meno incisive a muro (7 a 10) e in battuta (4 a 6), commettendo inoltre più errori (30 a 24).       
Sul gradino più basso del podio è salita la Cina che nella finalina ha battuto l’Olanda 3-0 (25-22, 25-19, 25-14). 


Mondiali Femminili 2018: le dichiarazioni azzurre dopo la medaglia d’Argento      

PIETRO BRUNO CATTANEO: “Posso essere solo essere orgoglioso di queste ragazze, ci hanno regalato delle settimane fantastiche, facendo vedere una grandissima pallavolo. Voglio ringraziare il Ct Mazzanti, il suo staff e tutte le giocatrici perchè hanno conquistato una splendida medaglia d’Argento. Voglio dire inoltre grazie ai giornali, alle tv e a tutti i media che con grande interesse hanno seguito la nazionale in tutto il suo cammino iridato.
Finita la partita, ho ricevuto la chiamata del presidente del Coni Giovanni Malagò che oltre a fare i complimenti alla squadra, mi ha comunicato l’intenzione da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di ricevere la squadra
“. DAVIDE MAZZANTI: “Siamo arrivati qui sognando di giocare questa partita. Il percorso è stato fantastico, al di là del colore della medaglia dobbiamo tenerci stretti il modo in cui siamo arrivati fin qui. Sarà importante per il futuro e per il nostro percorso di crescita. Ora, a questo punto, sarà anche importante gestire con responsabilità questo momento in cui i riflettori si sono accesi su di noi. Voglio ringraziare tutte le persone e le ragazze che hanno partecipato al nostro percorso iniziato due anni fa e che si è concluso con questa straordinaria medaglia d’argento. Le ragazze si sono rese protagoniste di un salto di qualità eccezionale, arrivato proprio nel momento più importante dopo aver avuto anche momenti in cui abbiamo vacillato perché le cose non venivano come speravamo”.MIRIAM SYLLA: “Ce l’abbiamo messa tutta, ce la siamo giocata fino alla fine, ma forse loro sono state un po’ più ciniche di noi nei momenti chiave. Siamo state a un passo dall’oro che purtroppo non è arrivato davvero per un soffio. Credo sia doveroso ringraziare tutte le mie compagne per ciò che siamo riuscite comunque a fare in questo Mondiale. Da parte mia ho messo tutta me stessa e in questo momento non riesco ad aggiungere molto di più. Grazie anche a tutte le persone che ci hanno sostenuto”.   

CRISTINA CHIRICHELLA: “Perdere così brucia un po’. Abbiamo lottato fino alla fine, credo che tra qualche giorno apprezzeremo di più questa medaglia d’argento. Abbiamo dimostrato la nostra forza, tanta la grinta che abbiamo messo in campo. Conquistare una medaglia in un Mondiale è bellissimo. Ora, a caldo dopo questa sconfitta, faccio un po’ fatica ad apprezzarla, ma per noi è comunque un risultato importante“.  

LUCIA BOSETTI: “In questo momento sono dispiaciuta e non riesco ad apprezzare totalmente questa medaglia d’argento. E’ un peccato, siamo arrivate molto vicine a quello che è il risultato che desideravamo. Siamo state molto brave comunque a disputare un mondiale da protagoniste facendo innamorare tante persone e credo che questo sia un aspetto molto importante. Speriamo di riuscire in futuro a salire sul gradino più alto del podio”.      

ANNA DANESI: “Adesso è difficile parlare, ma a mente fredda sono sicura che questa medaglia la vedrò d’argento solo esternamente perché al suo interno in realtà è tutta d’oro. Siamo state davvero tutte bravissime. La sconfitta in finale non cancella l’ottimo lavoro fatto ma è solo un punto di partenza. Sono contenta delle mie prestazioni, mi porto dentro quello che ho fatto come punto di partenza di un futuro ancora migliore“. 


PREMI INDIVIDUALI

 

Miglior libero: Monica De Gennaro

Miglior schiacciatrice: Myriam Sylla

</stro ng>2a Miglior schiacciatrice: Zhu Ting (Chn)

Miglior Centrale: Yan Ni (Chn)

2a Miglior Centrale: Milena Rasic (Ser)

Miglior opposto: Paola Egonu

Miglior palleggiatrice: Ofelia Malinov

MVP: Tijana Boškovic (Ser)

Le 14 azzurre medaglia d’Argento al Mondiale 2018

Palleggiatrici: Ofelia Malinov, Carlotta Cambi.     
Opposti: Paola Egonu, Serena Ortolani.    
Schiacciatrici: Lucia Bosetti, Elena Pietrini, Miriam Sylla e Sylvia Nwakalor.     
Centrali: Cristina Chirichella, Sarah Fahr, Marina Lubian e Anna Danesi.
Liberi: Monica De Gennaro, Beatrice Parrocchiale.          

10 le atlete che erano esordienti ai Campionati del Mondo: Ofelia Malinov, Carlotta Cambi, Paola Egonu, Elena Pietrini, Miriam Sylla, Sylvia Nwakalor, Sarah Fahr, Marina Lubian, Anna Danesi, Beatrice Parrocchiale.        
2 le atlete reduci dai Campionati del Mondo 2014: Cristina Chirichella e Monica De Gennaro.

22,64 l’età media delle 14 azzurre presenti al Campionato del Mondo      
2 partecipazioni avevano: Serena Ortolani (2006 Giappone, 2010 Giappone).  
1 partecipazione avevano: Lucia Bosetti (2010 Giappone), Monica De Gennaro (2014 Italia), Cristina Chirichella (2014 Italia).        

Lo staff della Nazionale femminile

Capo delegazione: Libenzio Conti, nato il 4 gennaio 1958   a Roma          
Allenatore: Davide Mazzanti, nato il 15 ottobre 1976 a Fano          
Vice allenatore: Giulio Bregoli, nato l’11 settembre 1974 a Bologna          
Assistenti allenatori: Simone Bendandi, nato il 7 agosto 1976 a Ravenna e Luca Pieragnoli, nato il 15 settembre 1962 a San Miniato (Pisa)    
Medico: Alessandra Favoriti, nata il 25 dicembre 1986 a Terni      
Preparatore atletico: Alessandro Mattiroli, nato il 19 agosto 1984 a Tradate (Varese)      
Fisioterapista: Luca Nocentini, nato il 29 luglio 1971, a Monterchi (Arezzo).         
Osteopata: Andrea Marconi, nato il 4 ottobre 1976 a Città di Castello (Perugia).  
Scout-Man: Massimiliano Taglioli, nato l’11 aprile 1975 a Ravenna e Lorenzo Librio, nato il 22 ottobre 1981 a Firenze           
Team-Manger: Marcello Capucchio, nato il 21 dicembre 1973 a Lanzo Torinese (Torino).         

Il tecnico azzurro Davide Mazzanti

Nato a Fano il 15 ottobre 1976, Davide Mazzanti ha mosso i primi passi nel mondo della pallavolo allenando le squadre giovanili della Volleyball Mondolfo (1997-2011) e Libertas Marotta (2001-2002). Nella stagione 2002-2003 ha svolto il ruolo di secondo allenatore in A2 sulla panchina della Gs Volley Corridonia, mentre l’anno successivo ha preso la guida della Galassia Volley Falconara in B1 (2003-2005). Al 2005 risale il primo contatto con la nazionale azzurra seniores, un rapporto in qualità di componente dello staff tecnico che si è protratto sino al 2012, partecipando sia ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 che a quelli di Londra 2012. A livello di club nella stagione 2005-2006 ha esordito da secondo in A1 con la Alfieri Volley Santeramo per poi sedersi sulla prestigiosa panchina del la Teodora Ravenna (2006-2007).  
Nel biennio (2007-2009) ha ricoperto il ruolo di secondo a Bergamo. Conclusa l’esperienza bergamasca è stato nominato primo allenatore del gruppo Juniores del Club Italia (2009-2010).
L’anno successivo ha fatto ritorno a Bergamo, esordendo da primo allenatore in A1 e nelle due stagioni (2010-2012) alla guida della formazione lombarda ha ottenuto la vittoria dello Scudetto 2011 e della Supercoppa 2011.  
Dopo una breve parentesi sulla panchina della River Volley Piacenza, nel 2013 è stato nominato responsabile del Club Italia e allo stesso tempo ha guidato la nazionale juniores azzurra (2012-2014).
Successivamente si è seduto sulla panchina di Casalmaggiore, e il suo arrivo ha coinciso con la vittoria del Campionato Italiano 2015.    
Stesso risultato Mazzanti lo ha raggiunto il campionato successivo con l’Imoco Volley Conegliano, sua squadra attuale, che si è aggiudicata il tricolore 2016, la Supercoppa 2016 e la Coppa Italia 2017.        
All’esordio sulla panchina italiana Mazzanti ha condotto le azzurre alla qualificazione ai Campionati Mondiali 2018. Nel World Grand Prix ottiene un fantastico secondo posto, eguagliando il miglior risultato dell’Italia nella storica manifestazione.         
Ai Campionati Europei, disputati in Georgia e Azerbaijan, ha ottenuto con l’Italia il quinto posto.
Nella prima edizione della nuova Volleyball Nations League del 2018 si è classificato ottavo con la Nazionale Italiana.          
Al suo primo Mondiale sulla panchina azzurra ha guidato l’Italia alla conquista della medaglia d’Argento, secondo risultato di sempre dopo l’Oro di Berlino 2002. Con un bilancio di 11 vittorie e 2 sole sconfitte la nazionale tricolore a Yokohama si è arresa solo in finale alla Serbia.        
Fuori dal campo Davide è sposato con l’azzurra Serena Ortolani, dalla quale ha avuto la sua primogenita Gaia.  

Davide Mazzanti sulla panchina azzurra   

Esordio: 26 maggio 2017 (Apeldoorn), Olanda-Italia 3-1 (Amichevole).  
Gare totali: 77          
Vittorie: 55
Sconfitte: 22
Percentuali vittorie: 72%    
Palmarès con le azzurre    
2017 Argento World Grand Prix: 2018 Argento al Campionato del Mondo 

(Foto Galbiati/Rubin – Fipav)

 

C.S.



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