Trento Bondone forse decisiva per Mancin
RIVÀ (Rovigo)– Il fatidico giro di boa del Campionato Italiano Velocità Montagna si avvicina inesorabilmente con Michele Mancin alla ricerca di una inversione di rotta che lo rimetta, quanto prima, in carreggiata per la rincorsa al terzo titolo tricolore, dopo la doppietta nel 2012 e 2013.
Archiviata, in fretta, una Coppa Paolino Teodori nuovamente condizionata dalla sfortuna, patita nelle giornate antecedenti l’evento marchigiano, per il pilota di Rivà non c’è tempo per recriminare in quanto è alle porte la sessantottesima edizione della Cronoscalata Trento – Bondone.
Il quinto atto del CIVM si presenta agli occhi del portacolori di Mach 3 Sport come un appuntamento cruciale nel proprio cammino; un eventuale altro passo falso in Trentino potrebbe rivelarsi fatale nel duello diretto, per l’alloro in classe A 1600, con Tinella.
Nonostante i pochi giorni per rifiatare il polesano, assieme allo staff di Assoclub Motorsport, ha lavorato duro sulla Citroen Saxo gruppo A, nell’intento di perfezionare quei dettagli che ne hanno compromesso le prestazioni nelle ultime trasferte.
“La situazione è per certi versi mortificante – racconta Mancin – perché siamo consapevoli di essere competitivi per la lotta di vertice ma, per un motivo o per l’altro, nei giorni prima della gara succede sempre qualcosa che ci costringe a rincorrere per arginare, a discapito di quella che è la preparazione vera e propria della gara stessa. Gli ultimi tre eventi del Campionato Italiano Velocità Montagna sono stati pesantemente condizionati dalla sfortuna, che ci ha quasi sempre colpito nelle giornate precedenti. Che dire? Speriamo che qui in Trentino ci sia la possibilità che la sorte ci tolga dal suo mirino, lasciandoci lavorare come sappiamo fare e poi confrontarci con i nostri diretti avversari, solo con il cronometro tra le mani.”
La Trento – Bondone si conferma, anche quest’anno, come evento di riferimento nel panorama nazionale ed europeo, capace di attrarre alla sua partenza numerosi piloti provenienti da altre discipline, principalmente dai rally, che la ritengono un appuntamento al quale non si può mancare.
Le validità, oltre che per il CIVM, per il FIA European Hill Climb Cup ed il Trofeo Italiano Velocità Montagna andranno ad arricchire un parco partenti di notevole prestigio.
In classe A 1600, con il numero 112 sulle fiancate, Mancin dovrà fare i conti anche con vetture di derivazione tipicamente rallistica, come le Renault Clio Super 1600 di Condini e Parisi.
“Questo evento è sempre delicato – sottolinea Mancin – per vari motivi. Primo perché si svolge si un’unica manche, di oltre diciassette chilometri, e richiede un grosso sforzo fisico e mentale. Non si può commettere alcun errore se si vuol puntare in alto. Secondo perché, da sempre, qui arrivano tanti piloti provenienti dal mondo dei rally, rendendo il livello della competizione ancor più alto. Speriamo solo di non dover lottare, ancora, prima della gara.”
C.S.