Luca Lavezzi al rientro in agonismo
Dopo gli appuntamenti agonistici delle ultime settimane il Pattinodromo delle Rose Adriatic LNG torna protagonista con le attività quotidiane. Spicca con l’avvio della bella stagione l’appuntamento serale del Roller Fitness, con cadenza bisettimanale, ogni mercoledì e venerdì dalle 20 alle 21.30 (tutte le informazioni sono reperibili al numero di segreteria 347.0013300 oppure sul sito internet www.skatingclubrovigo.it o sulla pagina facebook Skating Club Rovigo). Un corso rivolto a giovani e adulti dove viene insegnata la tecnica del pattinaggio corsa unite alle abilità del freestyle, con la possibilità poi di sfruttare la funzionante club house e trascorrere piacevolmente un po’ di tempo libero all’aria aperta. Questa formula nasce dopo vari anni di corsi legati all’attività adulta, associata poi a quella più agonistica della categoria Master che tutt’oggi rende protagonista lo Skating Club Rovigo. Di quest’ultima categoria, quest’oggi presentiamo Luca Lavezzi, trentaduenne ingegnere meccanico, al rientro in agonismo dopo un trascorso in giovanissima età nelle fila giovanili verdeblù.
Quando hai iniziato a pattinare?
“Ho messo per la prima volta i pattini giocattolo quando avevo sei anni. Mi sono iscritto allo Skating Club Rovigo durante i primi anni della scuola elementare in quanto i miei compagni di classe ne facevano già parte (Serena Vallin, Matteo Merletti, Francesco Rizzato). Mi è piaciuto da subito perché è uno sport che sviluppa in maniera incredibile la propriocezione e ancor di più perché si pratica all’aria aperta. Non sono mai riuscito a sfondare nell’agonismo perché la timidezza che avevo da ragazzino mi ha sempre bloccato, perciò alla fine delle medie ho deciso di cambiare sport”.
Cosa ti ha portato a riprendere?
“Nel 2014 sono venuto a sapere del progetto della nuova pista con curve sopraelevate e mi sono incuriosito al punto che mi sono iscritto al corso adulti. La passione per questo sport si è risvegliata dopo pochi minuti e subito ho cercato di migliorare la pattinata che era diventata da puro principiante”.
Che cos’è per te pattinare e lo sport vissuto e riconquistato in età più adulta?
“Dopo quattro anni di corso e vent’anni dall’ultima gara, sono riuscito a partecipare nuovamente al Memorial Ponzetti e al campionato provinciale. È stata un’emozione incredibile. Non ho dormito tutta la notte prima. Devo dire che sono molto orgoglioso del percorso fatto. A me piace il pattinaggio perché dà un senso di libertà e di relax”.
C.S.