Italiano. Cecchini si aggiudica gara 1
(Fonte Federmoto) – LONIGO (Vicenza) – Si è alzato il sipario del campionato italiano Flat Track con la disputa di gara 1 a Lonigo (VI). Il primo squillo stagionale è di Francesco Cecchini, su Zaeta, che nella finalissima a dieci giri precede il giovanissimo Kevin Corradetti (Honda) e il vice campione italiano Gianni Borgiotti (KTM). Undici i piloti al via, con l’illustre defezione del detentore del titolo tricolore, Lorenzo Gabellini, e diversi volti nuovi, tra cui Sandro e Alain Martinelli, papà e figlio uno contro l’altro. È di Gianni Borgiotti la prima vittoria di manche, davanti ad Andreotti e Piccinini, risponde prontamente Francesco Cecchini nella batteria successiva precedendo Corradetti e Rosso. Primo sigillo per Corradetti alla manche tre, che si ripete alla settima dopo un bel duello con Borgiotti, intermezzate da un secondo posto alla manche cinque dietro a Cecchini, che ha vinto in tutte e cinque le uscite. La Last Chance va a Troiano, che nei giri finali, quando era in terza posizione, riesce a superare Sandro e Alain Martinelli, con quest’ultimo qualificato, come Troiano, per la finalissima. Manche conclusiva che vede Cecchini mettere la propria ruota davanti agli avversari sin dalla prima curva, gestendo senza troppi patemi il comando della manche. Alle sue spalle un emozionante duello, durato per nove giri, tra Corradetti e Borgiotti, sorpassi e controsorpassi in serie che hanno visto il giovane centauro marchigiano prevalere sull’esperto rivale lombardo, felicissimo al traguardo per un secondo posto davvero meritato.
Prima delle premiazioni ufficiali, è stato ricordato il compianto Marco Buzzi, deceduto lo scorso gennaio in seguito ad una fatale caduta in allenamento, con una lodevole iniziativa promossa dalla Federazione Motociclistica Italiana, che mette in palio in ciascuna gara del campionato un treno di gomme (una anteriore e una posteriore) ad un pilota estratto a sorte. La consegna è stata affidata a Kizzi, la compagna di Marco Buzzi, che ha premiato il pilota Stefano Rosso, con il pubblico a addetti ai lavori uniti in un commosso applauso.
Nella testa di Francesco Cecchini, il pilota di Flat Track inserito nel progetto Talenti Azzurri, c’era ancora quel ricordo vivo della caduta dell’amico Buzzi, con il centauro romagnolo alle sue spalle che non ha potuto in nessun modo evitarlo: “La dedica della vittoria è per lui, Marco, non poteva essere diversamente. È stata una gara molto difficile, con quello che è successo tre mesi fa riaffioravano in ogni manche i ricordi dei tanti momenti vissuti assieme, l’ho sentita molto più a livello psicologico che tecnico. Vincere oggi mi ha in qualche maniera liberato da un magone che avevo dentro, mi sono sentito molto meglio. Oggi abbiamo provato la Zaeta 2018, ha un assetto più alto della precedente versione, un motore più morbido che dovrebbe garantire maggior grip sulla terra. Campionato italiano a parte, parteciperò alla Flat Track Cup a Misano in settembre e ad una gara in Spagna, invitato dall’amico Ferran Cardus, in occasione del weekend della moto GP in Catalogna a metà giugno.”
(Foto di Diego Tecchio)
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Redazione