Dopo 22 anni il K2 parla di nuovo valdostano
Il 28 luglio Francois Cazzanelli (Guida Alpina della Società Guide del Cervino), Pietro Picco (Guida Alpina della Società Guide di Courmayeur) e Jerome Perruquet (Aspirante guida alpina e membro della Società Guide del Cervino, di soli 24 anni), sono i tre alpinisti valdostani saliti sulla vetta del K2, la seconda montagna più alta del mondo.
Negli anni sono stati svariati i tentativi da parte degli alpinisti valdostani di conquistare questo colosso. Ad oggi le uniche guide alpine valdostane ad aver raggiunto la vetta del K2 erano state Abele Blanc e Marco Camandona che, il 29 luglio del 2000 alle ore 18,15, raggiunsero la vetta del K2, scalando lo sperone Abruzzi, al termine di una spedizione d’altri tempi con condizioni meteo e della montagna difficilissime.
Camandona, oggi, nel 2022, è al campo base a coordinare la scalata assieme al patron di AROL, Sergio Cirio, amico e mecenate, rimasto al CB a sostegno dei ragazzi. Emrik Favre, a malincuore, ha invece dovuto lasciare il campo base a causa di una bronchite e pertanto ha deciso di rientrare in Italia con i trekkers venuti dalla Valle d’Aosta e guidati da Roger Bovard.
La Spedizione
Dopo il Broad Peak, gli alpinisti hanno riposato pochi giorni e vista la finestra di bel tempo hanno deciso di provare tutti e tre assieme la scalata, in squadra. Partiti lunedì 25 luglio dal Campo Base si sono dovuti fermare al C2 perché aveva ripreso a nevicare. Martedì mattina 26 luglio, sono partiti per il C3, dovendo tracciare su neve fresca aiutati anche da degli sherpa molto forti. Mercoledì 27 luglio sono arrivati al C4 a quota 8000 alle 13 italiane, qui gli alpinisti si sono riposati qualche ora. Alle ore 21.15 ora locale sono partiti per attaccare la vetta: la meteo era perfetta, non c’era vento e il cielo era stellato. «22 anni dopo – scrive emozionato in un messaggio Marco Camandona – si sale verso il K2”.
Pietro Picco ha raggiunto la vetta alle ore 8 pakistane e Francois Cazzanelli e Jerome Perruquet alle 8,30. Attualmente sono impegnati nelle operazioni di discesa.
La spedizione “The way for the K2… la montagna impossibile” è resa possibile grazie a Regione Autonoma Valle d’Aosta, UVGAM, AVMS e ad AROL e agli sponsor dei singoli alpinisti.
C.S.