Vola il belga Stoffel Vandoorne a Montecarlo
MONTECARLO (Principato di Monaco) – La Formula E vola nel principato e vede il belga Stoffel Vandoorne trionfare e volare in testa alla classifica generale.
Come da tradizione è stata una gara caratterizzata da decine di sorpassi, quasi tutti causati dall’attack mode, il leader della gara difatti è cambiato per beh quattro volte.
Al via si è trovato in testa Mitch Evans, partito dalla pole, superato grazie all’Attack Mode dalla Porsche di Wehrlein al giro 13. Nel giro successivo è stato il tedesco di origini mauriziane ad esser costretto ad allargare la traiettoria.
Così al comando è passato Vergne. Ma, per l’appunto, i cavalli in più hanno consentito a Wehrlein di tornare davanti già alla tornata successiva. Solo che subito dopo, transitando alla Loews, la sua Porsche ha perso potenza ed è stato costretto a portarla ai box.
Dando via libera a Vandoorne, al terzo successo in carriera in Formula E, dopo Berlino del 2020 e dopo Roma del 2021.
Mitch Evans manca l’impresa, il primato da eguagliare di Sebastien Buemi che nella Stagione 3, unico nella breve storia della categoria elettrica, aveva vinto tre gare di fila. Il neozelandese della Jaguar, reduce dal doppio successo di Roma, era partito dalla pole battendo nella finale delle qualifiche Pascal Wehrlein.
In gara era partito in testa, poi nella bagarre assoluta, ha perso e riguadagnato posizioni tra la prima e la quarta, finendo per concludere al secondo posto a 1”2 da Vandoorne. Con Jean-Eric Vergne terzo e dunque costretto a cedere la testa della classifica. Una graduatoria che adesso dice: primo Vandoorne su Mercedes con 81 unti, secondo, per l’appunto, il campione delle Stagioni 4 e 5, Vergne, su DS-Techeetah, a 75. Terzo Evans che guadagna una posizione e ora ha 72 punti.
Da registrare poi il quarto posto di Rob Frijns, ora quarto in classifica a pari punti con Mitch Evans. Quinto Antonio Felix Da Costa che è risalto dalla decima posizione. Sesto Lucas Di Grassi, con l’unica Venturi, l’auto di casa, al traguardo. E siamo quindi alle dolenti note: a Edo Mortara, primo in graduatoria per tutte le prime 4 gare di stagione che qui arrivava da quinto, che ha avuto problemi in qualifica, è partito dalla sedicesima piazzola, è risalito sfruttando ogni situazione fino al settimo posto, fino al 25° giro, quando è stato costretto al ritiro dopo un contatto col compagno di squadra Di Grassi. Una safety car, causata da uno scontro tra Andre Lotterer e Oliver Rowland, ha allungato di oltre 4 minuti la gara. Così che Gunther, ottimo settimo, è rimasto senza batteria.
Per Antonio Giovinazzi, partito 18°, ha chiuso 14° consegnandoli il miglior piazzamento finale nella sua prima stagione.
Daniele Marangoni