Lo sport deve andare avanti
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ROVIGO – Lo sport polesano vuole ripartire e tornare a essere un cardine per tutta la società. Anche Rovigo ha fatto sentire la sua voce nell’ambito dell’evento “The Sport must go on” promosso dal Coni Veneto e andato in scena in contemporanea in tutti i capoluoghi di provincia della regione.Alle 11 il Coni Point di Rovigo ha chiamato a raccolta in piazza Vittorio Emanuele II l’intero movimento sportivo del territorio: dal Cip ai rappresentanti di federazioni sportive, dagli enti di promozione sportiva alle tante asd locali, dagli assessori allo sport dei Comuni polesani all’intera squadra di fiduciari del Coni provinciale. Un intero settore che, dopo un anno di restrizioni e stop alle attività, ora sta cercando di risalire la china e chiede a gran voce sostegno per tornare a essere un imprescindibile motore per l’intera comunità.
Ad accogliere le decine e decine di sportivi sul “liston” rodigino il delegato provinciale Lucio Taschin, riconfermato qualche settimana fa alla guida del Coni Point Rovigo. Tutto si è svolto nella massima sicurezza, con mascherine sul viso e distanziamento tra i vari partecipanti.
“Lo sport è una parte fondamentale delle nostre vite e, come recita il titolo dato a questa manifestazione, deve andare avanti superando le difficoltà – ha sottolineato Taschin salutando i tanti presenti – Ci attende una grande sfida: far capire che in questa delicata fase di ripresa, che, come sappiamo, impone priorità ben precise, lo sport non va dimenticato e non può essere lasciato all’ultimo posto. Ci sono conseguenze importanti che questo ultimo, difficile anno ha lasciato in tutti noi.
Economiche ma anche psicologiche. E anche il mondo sportivo, specie i tanti giovani praticanti, sono stati colpiti. Molte Asd purtroppo hanno chiuso. Ma oggi siamo qui per ricordare a tutti che lo sport si rimboccherà le maniche, come del resto ha sempre fatto, e il Coni farà di tutto per cercare di tenere unito il movimento e provare a uscire tutti insieme al più presto da questo difficile periodo”.
Tra le tante personalità e autorità presenti anche Gianfranco Bardelle, da poco sostituito al vertice del Coni Veneto da Dino Ponchio. “Ho accolto l’invito a partecipare a questa iniziativa perché voglio dare il mio contributo affinché allo sport sia riconosciuto il ruolo che gli compete dopo un anno davvero complicato – ha spiegato l’ex presidente regionale – Lo sport non è solo divertimento.
È economica, educazione, cultura e salute. Dirigenti e volontari sono stati molto attenti al rispetto delle regole dettate dalla pandemia e ora non possono essere in fondo alla lisata degli aiuti. Dobbiamo ridare ai nostri giovani la possibilità di fare attività in piena sicurezza e ritrovare al più presto i valori che solo lo sport porta con sé”.
Tra gli appelli lanciati da Piazza Vittorio Emanuele II anche quelli di Remo Zanellato, presidente provinciale del Comitato paralimpico, e dei rappresentanti degli enti di promozione sportiva, tra cui Cinzia Sivier per la Uisp Rovigo e Renato Buratto per l’Us Acli.
A rappresentare le tante federazioni sportive il numero uno del basket polesano Roberto Altafin, che ha ricordato come “i più penalizzati dalla difficile situazione siano proprio i nostri ragazzi, già alle prese con la dad e privati per mesi della loro quotidianità sportiva. La ripresa dello sport deve iniziare innanzitutto da loro”.
L’esigenza che la pratica sportiva torni al centro della comunità è stata sottolineata anche dall’assessore allo sport del Comune di Rovigo, Erika Alberghini, che ha spiegato: “Lo sport è una componente fondamentale della nostra vita. Il Comune farà la sua parte in questo processo di ripresa e già ha accolto la richiesta dei ragazzi rodigini di avere uno spazio all’aperto per fare attività.
Così come non si può vivere senza cultura, non si può vivere senza sport”. Tanti anche gli assessori allo sport di altri Comuni polesani presenti in piazza, con interventi di Stefano Baldo per Badia e Franco Fioravanti per Lendinara. A dar voce alle tante Asd in difficoltà è stata, invece, Giovanna Soattini della società Ritmica Gimnasia, che ha portato in piazza anche tre giovani atlete: “Dobbiamo ritrovare al più presto il valore socializzante dello sport – ha spiegato – La vera essenza della pratica sportiva è lo stare insieme, per il bene di tutti i nostri ragazzi spero che il prima possibile tutte le Asd possano riprendere le loro attività”.
A chiudere l’evento l’immancabile saluto dell’assessore regionale allo sport, Cristiano Corazzari, che ha scelto la piazza di Rovigo per esprimere la vicinanza della Regione Veneto al movimento sportivo. “Lo sport porta con sé significati che vanno ben oltre l’aspetto agonistico e la sua funzione economica, sociale e culturale va preservata e riconosciuta dalle istituzioni – ha ricordato – Ringrazio tutti gli sportivi che oggi hanno aderito a questa manifestazione e ringrazio anche le centinaia e centinaia di volontari che per mesi hanno fatto sforzi enormi per adeguarsi alle regole imposte dalla pandemia.
Se il Veneto è una regione con vocazione sportiva il merito è proprio dei tanti volontari che reggono il movimento. L’impegno ora deve proseguire per tornare al più presto alla normalità e riportare la gente nei nostri stadi e nei nostri palazzetti. Come Regione Veneto faremo la nostra parte e metteremo a disposizione 6 milioni di euro in favore delle partite iva dello sport e della cultura per favorire la ripresa”.
C.S.