Delta Volley, il Ko che non ti aspetti
Volley Team San Donà di Piave-Delta Group Rico Carni Porto Viro 3-2 (25-21, 19-25, 16-25, 25-22, 15-6)
Battute punto/errori: San Donà 11/20, Porto Viro 4/17; Ricezione: San Donà 61%, Porto Viro 44%; Attacco: San Donà 42%, Porto Viro 49%; Muri punto: San Donà 11, Porto Viro 7.
Volley Team San Donà di Piave: Bomben 26, Palmisano e De Santis 13, Zonta 8, Esposito 6, Mignano 4, Busato, Cherin e Scita 0, Lorenzon NE; liberi: Bassanello e Santi. Coach: Rossano Bertocco.
Delta Group Rico Carni Porto Viro: Bellia e Lazzaretto 11, Dordei 10, Aprile 8, Cuda 7, Sperandio 6, Kindgard e Vinti 5, Tiozzo Caenazzo e Zorzi 1, Marchesan 0, Bargi NE; liberi: Lamprecht e Bernardi. Coach: Massimo Zambonin.
SAN DONA’ – Irriconoscibili, perlomeno per tre quinti di partita. La Delta Group Rico Carni scivola 3-2 sul campo del fanalino di coda Volley Team San Donà di Piave nella penultima giornata di Serie A3 Credem Banca. Pur con tutte le attenuanti del caso, con i tanti cambi e le poche motivazioni, è il classico ko che non ti aspetti.
Anche nel primo set, con la squadra titolare in campo, Porto Viro ha fatto fatica a trovare il suo ritmo, è sembrata poco concentrata e soprattutto poco affamata. Lontana da quella belva spietata che dovrà diventare tra tre settimane, quando inizieranno i playoff.
La Delta Group Rico Carni di coach Massimo Zambonin in campo con Kindgard alzatore e Cuda opposto, Sperandio e Aprile in posto tre, Vinti e Lazzaretto schiacciatori, Lamprecht e Bernardi la coppia di liberi. Rossano Bertocco, tecnico del Volley Team San Donà di Piave, schiera Mignano-De Santis sulla diagonale, Esposito-Zonta al centro, Bomben-Palmisano in posto quattro, Bassanello libero. Arbitrano l’incontro Marta Mesiano di Bologna e Matteo Selmi di Modena.
Incassati i due ace di Palmisano in apertura (2-0), Porto Viro passa al comando sul servizio di Sperandio (5-6). Kindgard cerca con continuità Aprile e Lazzaretto in attacco, San Donà resta comunque a un tiro di schioppo anche grazie alla consistenza del suo muro. E difatti, block del tandem Esposito-Mignano per il controsorpasso veneziano: 16-15.
Mani-out di Bomben, ace di Esposito (19-16), Delta Group Rico Carni poco reattiva e anche molto imprecisa al servizio. Dopo un altro schiaffo di Bomben (23-19) interviene coach Zambonin. La squadra di casa chiude comunque alla seconda palla set: 25-21, 1-0.
Cambio campo e cambio passo della formazione ospite: 1-4 con il pallonetto di Cuda, time immediato per Bertocco. Sembra filare tutto nella metacampo nerofucsia adesso (3-7 Sperandio), invece il mirabolante turno in battuta di Bomben mette a nudo le titubanze della linea di ricezione polesana: 9-7 con quattro ace subiti, un tempo già usato da Zambonin.
San Dona è pur sempre una squadra giovane, capace di frenate (due brutti errori in attacco per il 9-10, time Bertocco) e accelerazioni improvvise (12-10, block di Esposito), è Porto Viro ad essere abbastanza irriconoscibile fin qui. Di riffa o di raffa, comunque, Cuda e Kindgard tirano i polesani fuori dalle sabbie mobili (14-15), quindi arriva il muro di Sperandio per il più due (16-18). Ora sì che si ragiona, Lazzaretto sfoggia tutto il suo repertorio, anche in battuta, per scavare il solco più profondo che può (19-24), Kindgard mette il sigillo a muro: 19-25, 1-1.
Terzo set, Zambonin mescola le sue carte, Dordei e Bellia rilevano Lazzaretto e Cuda. Ottima scelta, Bellia martella subito forte da posto due, alla rumba si aggiunge un ace di Kindgard: 2-6, time Bertocco. Delta Group Rico Carni in grande spolvero ora (triplo Dordei per il 4-12), San Donà cambia metà sestetto senza cavarne un ragno dal buco.
Dopo un murone di Bellia, il tecnico di casa si gioca anche il time, ma il break degli ospiti si ferma solo sul 5-14. Parziale già in naftalina praticamente, c’è spazio per i giovani Tiozzo e Marchesan (fuori Sperandio e Vinti) e per due ace di Kindgard (9-20) prima del sipario: 16-25, 1-2 Delta Group Rico Carni.
Quarta frazione, Porto Viro sdogana Zorzi in regia e conferma Tiozzo in sestetto, Bernardi unico libero. Così così il nuovo assetto nerofucsia in avvio (8-4), il gap resta a lungo invariato perché agli ospiti manca il guizzo in fase break. E anche quando arriva un muro, di Dordei (14-12), c’è poi un errore a rendere vano il tentativo (18-14, time Zambonin).
Sbaglia anche San Donà finalmente (20-18, time Bertocco), gran parallela di Dordei che vale il meno uno (21-20), ma i padroni di casa sfruttano bene l’ingresso di Cherin in battuta: 23-20, time Zambonin. Il pari è dietro l’angolo: 25-22, 2-2.
Tie-break, azzecca lo start San Donà con Bomben assoluto protagonista (3-0), ace di Palmisano e Zambonin deve chiamare time (4-0). È 8-4 al cambio campo, segno che Porto Viro non sta riuscendo a trovare le energie per la risalita. Anzi, arrivano un muro di De Santis e due ace di Bomben, tanto per gradire: 11-4, altra interruzione comandata da Zambonin. Il finale è già scritto ed è tutto meno che lieto per la Delta Group Rico Carni: 15-6, 3-2 San Donà.
L’analisi di Massimo Zambonin, tecnico della Delta Group Rico Carni: “Non c’è stato il miglior approccio alla gara da parte nostra, ci eravamo dati degli obiettivi, e cioè di dare continuità al lavoro che stiamo facendo in vista della parte decisiva della stagione, ma non li abbiamo raggiunti. La squadra ha fatto fatica ad entrare in partita nel primo set, dopo di che siamo anche riusciti a rimetterla sui binari giusti, ma dal quarto parziale in poi non siamo riusciti a tenere il campo come volevamo. nonostante le rotazioni fossero programmate.
Complimenti a San Donà che ha fatto il suo e vinto con merito, noi abbiamo fatto poco per cercare di raddrizzare la gara. Resettiamo e ripartiamo subito, già da martedì dobbiamo preparare la gara con Brugherio proiettati verso i playoff”.
L’opposto nerofucsia Matteo Bellia sintetizza così i “peccati” di Porto Viro: “Non ha funzionato il muro, la loro banda (Bomben, ndr) è passato troppo spesso con facilità, ma abbiamo commesso anche tanti errori, in battuta e in attacco. In certe situazioni abbiamo fatto davvero fatica a mettere giù palla”.
C.S.