Csi Rovigo, Cattozzi neo presidente
ROVIGO – Si è svolta presso la sala dello sport (ex palazzo delle federazioni sportive del Coni, di viale Porta Adige a Rovigo) l’assemblea del comitato Csi di Rovigo che ha eletto Giovanni Cattozzi nuovo presidente dell’ente di promozione sportiva. All’assemblea era presente l’assistente spirituale del Csi Veneto, monsignor Guido Lucchiari e, in videochiamata, il presidente nazionale Vittorio Bosio.
Cattozzi, 62 anni, subentra ad Andrea Denti. E’ nel Csi dal 1978 e, nell’ultimo mandato ha ricoperto il ruolo di presidente del Veneto del Csi, dopo aver svolto nell’ente di promozione sportiva diversi ruoli: arbitro di calcio e pallavolo, coordinatore provinciale dell’attività sportiva e della formazione, consigliere, presidente provinciale, revisore dei conti e vice presidente regionale.
Con Cattozzi a guidare l’associazione a livello territoriale per il prossimo quadriennio sono stati eletti i consiglieri Stefano Braga, Simone Ceccarello, Vincenzo Cominato, Gianpaolo Dall’Ara, Sandro Massarotto, Angela Pecorino, Valentina Rocchetto, Laura Toso e Sandro Visintin. Per quanto riguarda la parte amministrativa, sono stati eletti i revisori dei conti Franco Baruffa e Micael Pasquali (supplente).
Il collegio giudicante territoriale, che avrà il compito di garantire la regolarità delle competizioni, sarà composto da Claudio Boreggio, Raffaele Marcaccio e Sergio Vanzan.
“Il mio mandato, dice il neopresidente Csi Rovigo, parte da quella certezza che in 80 anni di storia il Csi ha sempre, coerentemente, portato avanti, rimanendo se stesso, pur nel cambiamento nel mutare dei tempi, cioè “proporre e diffondere lo sport come strumento di educazione e promozione umana e sociale.”
Collaborazione, formazione, dialogo sono alcuni dei punti sui quali si focalizzerà l’operato di Cattozzi e del nuovo consiglio, nel presentare i dieci punti che il neopresidente ha definito patto associativo. “Credo che per evitare alcune incomprensioni o equivoci che nascono inevitabilmente quando si lavora in un campo vasto come il nostro e a settori separati, sia necessario confrontarsi spesso e costantemente.
La presidenza deve essere capace di raccogliere le lamentele o le proposte di ogni singolo operatore per poi elaborarle e insieme trovare le soluzioni più congegnali ai problemi sorti di volta in volta. Negli ultimi quattro anni ho ricoperto l’incarico di presidente regionale e vi assicuro che il Csi è una grande famiglia e come tale ha bisogno di alimentare continuamente il rapporto tra i suoi componenti.
Ecco la necessità dei convegni, dei raduni locali, regionali, perché non c’è altro nella vita di più edificante di quello che rappresenta la ricchezza e la novità ricevute dalla esperienza altrui. E allora è importante, direi quasi fondamentale, scambiarsi queste esperienze concrete di lavoro svolte “sul pezzo” per arricchirci vicendevolmente e poterci così presentare ai nostri ragazzi il più possibile preparati e competenti.”
C.S.