Canoe Rovigo sul podio italiano
MILANO – Nel weekend del 16 e 17 settembre, lo spettacolare scenario dell’Idroscalo a Milano, per il tradizionale Campionato italiano di canoa velocità, è stato gremito di atleti normodotati e disabili, che condividono la stessa passione con l’attività integrata consentendo l’inclusione e l’opportunità di superare le barriere della disabilità. I risultati confermano che Canoe Rovigo è tra i primi in Italia in questo sport a stretto contatto con la natura; la canoa paralimpica, praticata dalle persone con handicap fisico, sensoriale o intellettuale, è in continua crescita soprattutto nelle categorie Dir. Un bottino, quello di 2 argenti e 1 bronzo, che soddisfa molto l’allenatrice Aneta Andziak.
Matteo Zerbetto, atleta tetraplegico che gareggia nella categoria KL1 Senior maschile sulla distanza dei 200 e 500 metri ha conquistato il secondo gradino del podio per ben due volte. Sorprende tutti il giovanissimo Giorgio Segato che fa un’eccezionale gara nei 500m in categoria DIR B, e riesce a superare gli avversari portando a casa la medaglia di bronzo. Nella gara di sprint arriva all’ottavo posto. Molto amareggiato, invece, è Sebastiano Ferrari che gareggia in categoria DIR A, che nonostante abbia fatto tempi migliori dello scorso anno, non riesce salire sul podio, si piazza settimo sulla distanza dei 500m, e nella gara di sprint conclude con un quarto posto in semifinale.
I risultati ottenuti sono il frutto del sodo lavoro svoltosi presso il centro nautico e remiero dell’Ostello Canalbianco, interamente accessibile alle persone con disabilità. I canoisti del Canoe Rovigo, seguiti dagli istruttori qualificati, si allenano sistematicamente da molti anni. L’allenatrice Andziak continua a promuovere la canoa come sport adatto a tutti in un’attività condivisa tra i ragazzi disabili e normodotati, “Sport in grado di superare ogni barriera, che consente di raggiungere risultati sorprendenti nel migliorare e sviluppare la sensibilità, la tolleranza, il rispetto, la disponibilità e lo spirito di collaborazione”.
C.S.