Una sola voce dai medagliati veneti: “Più sicurezza per chi va in bici”
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PADOVA – È stata una cerimonia di premiazione inevitabilmente condizionata dalla attualità quella del Ciclismo Veneto per la stagione 2022: la tragica e improvvisa scomparsa di un Campione come Davide Rebellin ha lasciato un grande vuoto in tutti gli appassionati e i sostenitori del ciclismo.“La notizia della morte di Davide Rebellin è stato un pugno nello stomaco per tutti noi. Come Presidente del movimento ciclistico veneto, di fronte alla platea delle eccellenze sportive della nostra regione, mi sento di chiedere a gran voce alle istituzioni che si faccia presto qualcosa per assicurare maggior sicurezza a tutti coloro, atleti e non, che circolano in bicicletta sulle nostre strade. Si tratta di una esigenza urgente ed indifferibile perché la morte di Davide così come quella di tutti gli altri ciclisti non sia stata inutile” ha esordito il Presidente Sandro Checchin, in compagnia del Presidente dell’Us F. Coppi Gazzera Videa, Renato Marin e del DS Ilario Contessa. “A tutti i presenti auguro che possano portare con sè sempre la perseveranza e la tenacia con cui Davide Rebellin ha dimostrato di sapersi rialzare dopo i mille ostacoli che ha incontrato nel corso della sua trentennale carriera professionistica”.
In prima fila, ad applaudire i migliori atleti del Ciclismo Veneto anche l’Assessore allo Sport della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, il Consigliere Regionale, Sonia Brescacin, l’Assessore dello Sport del Comune di Padova, Diego Bonavina oltre che il Presidente del Coni Veneto, Dino Ponchio, il Presidente del Comitato Veneto del CIP, Ruggero Vilnai, il Consigliere Nazionale della FCI Gianantonio Crisafulli, il Commissario Straordinario della Lega Ciclismo, l’avv. Jacopo Tognon, la Componente della Corte d’Appello della FCI, Barbara Baratto, il preparatore delle Nazionali Italiane Diego Bragato e gli ex professionisti Moreno Argentin, Franco Pellizotti e Giovanna Troldi.
Accorato l’appello dell’Assessore allo Sport del Comune di Padova, Diego Bonavina, in favore della sicurezza degli atleti e di tutti coloro che usano la bicicletta per i propri spostamenti: “Padova è la città con più chilometri di piste ciclabili ma purtroppo alcuni incidenti continuano a capitare perchè tante persone non utilizzano queste corsie. Ovviamente l’appello non riguarda gli atleti ma le persone comuni, la sicurezza dei ciclisti è un fondamentale elemento di civiltà per tutta la nostra società.
In particolare, la sicurezza degli atleti: oggi celebriamo e premiamo i migliori atleti e talenti del ciclismo veneto che hanno costruito i loro straordinari successi allenandosi quotidianamente sulle nostre strade. Rappresentano il meglio delle giovani generazioni che stanno crescendo attraverso lo sport, credo che sia arrivato il momento di esigere anche per loro il massimo della tutela”
Ha ricordato l’importanza del movimento ciclistico in Veneto, invece, l’Assessore Regionale Cristiano Corazzari che ha sottolineato: “Il ciclismo ha un forte legame con la nostra regione che conta oltre 10.000 atleti tesserati e ancora più praticanti. Parlare di questo sport nella nostra regione significa parlare anche di tante aziende leader nel settore che sono delle autentiche eccellenze sul mercato internazionale. Anche per questo motivo la Regione farà tutto quanto è nelle proprie possibilità per promuovere una maggiore sicurezza per coloro che vanno in bicicletta”.
Tanti gli atleti, le atlete e le società che hanno sfilato sul palco delle premiazioni per una cerimonia che ha avuto come ospiti d’eccezione i Campioni del Mondo su pista juniores, Renato Favero e Alessio Delle Vedove, i Campioni Europei e la lunga lista dei Campioni Italiani che hanno primeggiato in tutte le discipline e in tutte le categorie con una menzione speciale per i ragazzi e le ragazze che con i propri risultati hanno contribuito a conquistare la Coppa Italia Giovanile di MTB e il primato ai Campionati Italiani Giovanili su pista e su strada.
C.S.