Nick Cassidy la prima vittoria
NEW YORK – Nick Cassidy (Envision Racing) ha ottenuto la prima vittoria nella gara di Formula E del round 11 dell’E-Prix di New York City segnato dalla pioggia, davanti a Lucas di Grassi (ROKiT Venturi Racing) e il compagno di squadra Robin Frijns.
Cassidy, che scattava dalla pole position, ha condotto tutta la gara al comando riuscendo a sfruttare le due modalità ATTACK MODE quando si trovava davanti a tutti, respingendo le pressioni e gli attacchi di Di Grassi e Frijns. Sfuma il podio per Vandoorne, che chiude in quarta posizione, superato da Di Grassi e Frijns al secondo giro.
Il leader della classifica Edo Mortara rimonta fino al quinto posto dopo aver sfruttato al meglio il suo secondo ATTACK MODE: il pilota della ROKiT Venturi Racing aveva avuto una qualifica travagliata ed era partito in nona posizione.
Negli ultimi 10 minuti una forte pioggia ha colpito il tracciato di Brooklyn Street lasciando delle pozzanghere nella zona di frenata della curva 6. Viene chiamata un Full Yellow Course ma Cassidy, Di Grassi, Vandoorne e Mortara sono state vittima di acquaplaning finendo contro le barriere. Viste le condizioni impossibili e molto pericolose, la gara viene interrotta con la bandiera rossa.
Come da regolamento, è valido l’ordine del giro precedente alla interruzione e la vittoria viene assegnata a Cassidy con Di Grassi e Frijns a completare la festa del podio.
Vandoorne non è stato in grado di sfruttare il suo vantaggio in griglia di partenza su Mortara, con il pilota svizzero che ha seguito il pilota Mercedes-EQ di casa al quinto posto, estendendo il suo vantaggio nel Campionato del Mondo Piloti a 13 punti su Vandoorne con Mitch Evans (Jaguar TCS Racing) che chiude solo 11° e Jean-Eric Vergne (DS TECHEETAH) solo 18°.
Dopo la prima manche a New York, la ROKiT Venturi Racing in testa alla classifica, con 23 punti di vantaggio su Mercedes-EQ che scavalca DS TECHEETAH nel Campionato del Mondo a squadre.
GARA 2
Antonio Felix da Costa ha dominato il Round 12 dell’E-Prix di New York City dall’inizio alla fine, conquistando la prima vittoria sua e del team DS TECHEETAH della stagione 8, con Stoffel Vandoorne al secondo posto.
Il portoghese è scattato dalla pole position e ha respinto gli attacchi di Sims nelle prime fasi prima che Vandoorne si portasse dietro al portoghese per mettergli pressione. Il pilota Mercedes-EQ non è riuscito però a passarlo e da Costa ha controllato la situazione fino alla bandiera a scacchi, per rivendicare una vittoria che gli permette di rosicchiare qualche punto al leader Mortara.
Il secondo posto di Vandoorne è un risultato più che soddisfacente per il pilota Mercedes che gli permette di lasciare la Grande Mela col sorriso sulle labbra, soprattutto se consideriamo che il leader del mondiale, Mortara, ha collezionato un misero decimo posto e un solo punto.
Mitch Evans chiude terzo e regala al pubblico una derapata degna di un pilota di rally. Il pilota della Jaguar TCS Racing ha colpito un dosso nella zona di frenata della curva 6 e ha perso il controllo della sua monoposto che è derapata pericolosamente verso il muro di protezione, facendolo scendere momentaneamente al quinto posto, prima di risalire al terzo posto scalzando Sims appena giù dal podio.
La rimonta di Sam Bird fino alla quinta posizione dalla 16a posizione in griglia, ha lasciato il garage della Jaguar in visibilio e ha riacceso la lotta per la squadra al Campionato del Mondo a squadre. Robin Frijns ha completato i primi sei con la Envision Racing Audi, Nyck de Vries è stato il successivo col settimo posto, Jake Dennis (Avalanche Andretti) ottavo, Andre Lotterer della Porsche nono e Mortara che ha recuperato un punto prezioso al 10°.
Con solo quattro round da disputare, Vandoorne è tornato in testa al Campionato del Mondo Piloti, con un margine di 11 punti dal precedente leader Mortara. Evans è cinque punti più indietro al terzo posto con Jean-Eric Vergne incapace di segnare di nuovo, il francese si trova a 27 punti dalla vetta. Mercedes-EQ è in testa alla classifica dei Team, sette punti su DS TECHEETAH.
Daniele Marangoni