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WEC – 6H SPA vince la Toyota

10 Maggio 2022 Stampa articolo

SPA – Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez hanno vinto la 6H di Spa-Francorchamps in una gara caotica e colpita dalla pioggia e condizionata anche da tre bandiere rosse. Sia la Toyota GR010 Hybrid n. 7 sia la vettura n. 8 di Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa hanno iniziato la gara dietro i la Glickenhaus, partita dalla pole.

Buemi, tuttavia, è stato in grado di superare il n. 708 Glickenhaus di Olivier Pla entro la prima ora di gara con Conway che ha conquistato il secondo posto non molto più tardi. La gara è stata poi contrassegnata con la bandiera rossa per la prima volta a pochi minuti dalla seconda ora a causa di un brutto incidente per il pilota ARC Bratislava Miro Konopka, fortunatamente senza conseguenze.

Quando la gara è ricominciata sotto la safety car, la vettura di Buemi si è fermata sul rettilineo di Kemmel, per poi riprendere la gara e rifermarsi definitivamente al Campus per un problema ibrido. Questo ha lasciato la strada libera alla vettura n. 7 per vincere davanti alla Alpine A480 Gibson n. 36 di Andre Negrao, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere.

Olivier Pla, Romain Dumas e Pipo Derani hanno concluso la gara al terzo posto di classe, ma nono assoluto dopo un errore di comunicazione sul muretto che ha visto Dumas passare alle slick troppo presto, costringendo il francese a rientrare ai box per montare delle semi-slick e perdendo posizioni preziosi. Dumas in seguito avrebbe anche faticato sulle sue semi-slick su una pista asciutta, finendo alla fine la gara fuori dalla top ten generale.

I contendenti Hypercar hanno trascorso una buona parte della gara dietro il numero 31 del Team WRT Oreca 07 Gibson di Sean Gelael, Robin Frijns e Rene Rast. Frijns è salito in testa dopo la prima bandiera rossa, dopo aver montato le gomme da pioggia prima che il resto del gruppo entrasse ai box. L’olandese è stato quindi in grado di mantenere il vantaggio sui contendenti Hypercar su una pista bagnata dopo una seconda e terza bandiera rossa, portate fuori per forti piogge e riparazioni di barriere a seguito di un incidente di Alex Brundle di Inter Europol Competition.

Frijns alla fine perse il comando contro Kobayashi alla quinta ora mentre la pista si asciugava e in seguito sarebbe stato superato anche da Derani e Vaxiviere. La squadra belga avrebbe mantenuto il comando della classe mentre Rene Rast ha portato la vettura nello stint finale, sopravvivendo a due paure separate per conquistare la vittoria. WRT ha celebrato una doppietta sulla sua pista di casa, con Ferdinand Habsburg, Rui Andrade e Norman Nato che hanno conquistato il secondo posto con la vettura sorella n. 41. JOTA ha completato i primi tre, con Roberto Gonzalez, Antonio Felix da Costa e Will Stevens che hanno battuto il Team Penske ed entrambe le vetture United Autosports fino al podio finale con la loro Oreca n. 38.

La classe Gte-Pro è stata vinta dalla Ferrari 488 GTE Evo numero 51 di AF Corse di Alessandro Pier Guidi e James Calado. La squadra italiana ha beneficiato notevolmente delle condizioni di bagnato, approfittando della prima bandiera rossa per passare alle gomme da bagnato, che ha permesso sia alla Ferrari n. 51 che alla sorella n. 52 di Miguel Molina e Antonio Fuoco di scavalcare la Porsche polesitting. Molina e Fuoco hanno guidato una parte significativa della gara, ma alla fine sono scivolati dietro Pier Guidi e Calado dopo una sosta di carburante.

Mentre la Ferrari è stata in grado di tenere a bada la Porsche 911 RSR-19 n. 92 di Kevin Estre e Michael Christensen in condizioni di bagnato, la squadra tedesca ha chiuso il divario mentre la pista si asciugava e tornava in lizza nell’ultima ora. Christensen ha superato Fuoco prima di inseguire Calado, ma il britannico è stato in grado di tenere a bada il suo avversario danese in un finale che ha visto le due vetture separate da appena mezzo secondo.

La n. 52 chiude terza, davanti alla Corvette C8 n. 64. R di Tommy Milner e Nick Tandy, che sono arrivati quarti dopo una gara di alti e bassi. Il duo era in lizza per la vittoria nella parte iniziale, ma ha subito una battuta d’arresto importante quando sono rimasti bloccati nella pitlane durante la prima bandiera rossa, con Tandy che vi è entrato poco prima che la gara fosse fermata.

La Porsche numero 91 di Gianmaria Bruni e Richard Lietz è stata tolta dalla lotta per la vittoria nel giro di apertura, dopo al contatto con la loro vettura gemella. Bruni, partito dalla pole, ha avuto un contatto fianco a fianco con Estre, e la toccata ha distrutto la gomma posteriore sinistra dell’italiano, lasciandolo raggiungere i box su tre ruote. Alla fine hanno finito 20 ° assoluto, due giri in meno nei vincitori della classe.

Daniele Marangoni



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