La 4 Ore di Le Castellet alla Prema
LE CASTELLET (Francia)- Lorenzo Colombo, Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz di Prema hanno vinto la 4 Ore di Le Castellet in una gara che ha visto entrambe le categorie LMP3 e GTE decidersi all’ultimo giro. Dopo essere partita terza, la Oreca 07 Gibson n. 9 del team è salita al secondo posto dietro i polesitter TDS Racing quando la Oreca n. 22 di United Autosports guidata da Phil Hanson ha riscontrato un problema alla ruota anteriore sinistra durante il primo pitstop della vettura.
Habsburg ha poi rilevato la vettura da Colombo nella seconda ora in un pit stop effettuato sotto regime di Full Course Yellow dopo che la n. 55 Spirit of Race Ferrari 488 GTE Evo di Duncan Cameron procedeva lentamente per la pista.
Con Philippe Cimadomo che ha preso il timone per i colori di TDS, Habsburg è stato in grado di mantenere il comando della gara per tutto uno stint senza problemi, passando il testimone a Deletraz con poco più di un’ora di gara rimanente. Il pilota svizzero ha portato la vettura alla bandiera a scacchi, regalando al team Prema la prima affermazione con i prototipi di classe LMP2.
Dietro di loro, Algarve Pro Racing ha ottenuto un podio a sorpresa con l’equipaggio a due piloti di Sophia Floersch e Bent Viscaal. Floersch e Viscaal hanno iniziato la gara verso l’apice della top ten con la Oreca 07 Gibson n. 19, ma si sono fatti strada tra il gruppone e sono stati in lizza per il podio all’inizio dell’ultima ora della gara.
La squadra ha poi scommesso su una diversa strategia di carburante, con Floersch che ha consegnato il volante a Viscaal con 48 minuti rimanenti anche se la benzina imbarcata non era sufficiente per la squadra guidata da Stewart Cox per arrivare fino in fondo e costringendoli ad uno splash and go a 15 minuti dalla fine per un rifornimento veloce, mentre si trovavano al comando della gara. Viscal è uscita dai box al secondo posto assoluto, appena davanti alla Panis Racing n°65 guidata dal connazionale Job van Uitert. La Viscal, al debutto quest’anno nella ELMS, è riuscita a tenere dietro l’olandese che ha dovuto accontentarsi del terzo posto finale.
Paul Lafargue, Paul Loup Chatin e Patrick Pilet sono arrivati quarti per IDEC Sport, davanti alla Oreca numero 37 Cool Racing di Yifei Ye, Niklas Kruetten e Nicolas Lapierre. Lapierre ha ottenuto un piazzamento tra i primi cinque grazie a un sorpasso verso fine gara sul numero 34 del Racing Team Turkey Oreca di Salih Yoluc, Charlie Eastwood e Jack Aitken, che ha concluso sesto e ha vinto LMP2 Pro / Am.
Maurice Smith, Michael Benham e Malthe Jakobsen, invece, hanno vinto la classe LMP3 partendo dalla pole per Cool Racing grazie a un sorpasso all’ultimo giro di Jakobsen. La Ligier JS P320 Nissan n. 17 di Jakobsen ha superato la Ligier n. 13 di Nico Pino nel giro finale della gara di quattro ore, togliendo quella che sembrava una vittoria certa per la squadra battente bandiera polacca. Charles Crews, che condivide la vettura con Pino e Guilherme Oliveira, sembra aver gettato le basi per una vittoria quando ha superato Smith negli scambi di apertura della gara tracciando un buon margine dagli inseguitori.
L’Inter Europol ha perso solo brevemente il comando nella terza ora quando Bailey Voisin è riuscito a superare la United Autosports Ligier n. 2. Anche una sosta finale più breve per la squadra anglo-americana non è riuscita a togliere il vantaggio alla Ligier n. 13 e la vittoria sembrava ormai certa per l’Inter Europol quando Jakobsen ha chiuso il divario in modo rapido.
Il giovane danese, reduce da una vittoria nella classe LMP3 nella Mobil1 Twelve Hours of Sebring, ha superato Pino per conquistare la vittoria all’ultimo giro della gara. Voisin, Josh Caygill e Finn Gehrsitz hanno completato il podio davanti a RLR MSport ed Eurointernational.
In GTE, Rinaldi Racing ha conquistato una vittoria di classe molto combattuta, tenendo a bada Proton Competition in uno sprint fino alla bandiera per vincere dalla pole position. La Ferrari n. 32 di Memo Gidley, Pierre Ehret e Nicolas Varrone ha mantenuto il comando al via ma Ehret è stato superato dalla Ferrari Iron Lynx n. 83 guidata da Sarah Bovy nei primi giri della gara. Gidley avrebbe riguadagnato il comando durante un giro di soste sotto regime di bandiere gialle, ma la squadra è scesa indietro nella classifica grazie agli stint mostruosi degli avversari.
Varrone era in una posizione privilegiata per ereditare il comando della gara quando la Ferrari n. 60 di Iron Lynx ha dovuto cedere il comando della gara quando Davide Rigon ha consegnato la vettura a Matteo Cressoni. L’argentino ha avuto tutt’altro che una facile corsa verso la bandiera a scacchi, poiché è stato poi braccato dalla Porsche 911 RSR-19 n. 77 guidata dal pilota ufficiale Gianmaria Bruni.
Bruni ha messo sotto pressione Varrone ma la Ferrari di Rinaldi ha resistito, con le due vetture che hanno superato la linea del traguardo fianco a fianco, separata solamente da 0,120 secondi. La seconda vettura di Proton, la numero 93 guidata da Michael Fassbender, Zach Robichon e Richard Lietz, ha completato il podio.
Daniele Marangoni