Lella Lombardi “icona femminile nel motorsport”
Maria Grazia “Lella” Lombardi nasce in un umile centro piemontese nel 1941, ma ciò che la distingue fin la piccola è il grande amore che ha nei confronti dei motori e la velocità, arrivando già a 13 anni a guidare un’auto.
Nel 1965, dopo il suo debutto nei kart, gareggiò nella serie della Formula Monza su un’auto che dovette acquistare a rate. Nel 1968 passa alla formula 3 e nel 1970 vinse il titolo di campione italiano della formula 850. L’anno seguente vinse vinse il titolo inglese della formula Ford Mexico.
Nel 1974 debuttò per la prima volta in Formula 1 nel GP di Gran Bretagna, al volante della Brabham BT42 con motore Ford ma non ebbe alcun risultato. L’anno successivo prende parte al mondiale su una March Ford Cosworth e diviene, ufficialmente, la seconda donna in grado di qualificarsi per un Gran Premio; la seconda perché la prima fu Maria Teresa de Filippis. Sfortunatamente in gara deve ritirarsi al 23o giro perché ha problemi con la monoposto.
Il GP di Spagna dello stesso anno è quello che fa entrare Lella nella storia della F1: al 25o giro un incidente causato dalla monoposto di Rolf Stommelen segna l’interruzione prematura della corsa, ciò permette alla Lombardi di essere, stavolta si, la prima donna ed unica donna a conquistare punti nella Formula 1. In totale la Lombardi ha preso parte alla bellezza di ben 17 gran premi.
Dopo l’abbandono delle gare in Formula 1, Lella si dedica alla categoria World Sportscar Championship dove ottiene risultati da non sottovalutare. Esordisce con la 1000 km di Brands Hatch, al volante della Lola T284, purtroppo costretta ad un prematuro ritiro al 62o giro; l’anno seguente nel 1975, si guadagna una meritata 5a a bordo della Alpine-Renault A441 nella 1000 km del Mugello.
Nella 1000 km di Monza, disputata help’’omonimo circuito, ottime il miglior risultato: 4a al traguardo e 1a nella sua categoria. Nello stesso anno partecipa anche alla famigerata 24H di Le Mans, ma purtroppo è costretta al ritiro dopo soli 20 giri a causa di problemi al carburatore.
Il 1976 comincia subito con la 6 ore del Mugello: al volante della nuova Porsche 936/76 Gr.5 è costretta ad un ritiro anticipato a causa di problemi al motore; si riscatta nella 6 ore di Silverstone dove a bordo della medesima auto guadagna la 5a posizione.
Alla coppa Florio, al volante di una Osella Pa 4, è costretta al ritiro al 41o giro, e termina la stagione in 16a posizione.
Nel 1977 la Lombardi partecipa a sole 8 gare delle 18 previste dal calendario e termina la stagione in 47a posizione: nella 6 ore di Brands
Hatch è costretta al ritiro al 16o giro, un ottimo risultato arriva alla 6 ore di Vallelunga dove conclude in 1a posizione di categoria, ma purtroppo è l’unico.
Torna a correre in occasione della 6 ore di Brands Hatch a bordo della Porsche ma è costretta al ritiro. La successiva esperienza a bordo della Lola T282 Ford non è delle più brillanti perché costretta più volte al ritiro.
Il 1979 si rivela invece molto interessante: al volante della Osella dove nella 6 ore Peragusa ottiene la 1a posizione ed il miglior giro; al contrario il 1980 si rivela un anno pessimo perché su 8 gare alle quali partecipa colleziona 8 ritiri.
Nel 1982 la Lombardi si concentra sul Campionato Europeo Turismo a bordo della Alfa Romeo GTV6 arrivando a conquistare 3 successi di classe. La scia di successi continua fino al 1984 quando partecipa a due gare sul famigerato Nurburgring classificandosi 10a e 6a.
Nel 1988 si ritira definitivamente definitivamente dalle corse, per diventare team manager della scuderia Lombardi Autosport da lei fondata. Muore di cancro nel 1992.
(Foto fatte con l’ausilio del canale YouTube di Mattia Bonazzo TacticalEspionageGames-https://www.youtube.com/channel/UCQy92EBCpqzzW3_QwdmVing)
Mattia Bonazzo