Delta Volley, secondo posto in Coppa Italia
Agnelli Tipiesse Bergamo-Delta Group Rico Carni Porto Viro 3-0
(25-21, 25-21, 25-10)
Battute punto/errori: Bergamo 7/8, Porto Viro 1/8; Ricezione: Bergamo 69%, Porto Viro 45%; Attacco: Bergamo 51%, Porto Viro 34%; Muri punto: Bergamo 5, Porto Viro 9.
Agnelli Tipiesse Bergamo: Terpin 21, Pierotti 12, Santangelo 11, Cargioli 8, Finoli 5, Milesi 2, Mancin 0, Ceccato, Sormani, Signorelli e Umek NE; liberi: D’Amico e Rota. Coach: Gianluca Graziosi.
Delta Group Rico Carni Porto Viro: Lazzaretto 11, Bargi 10, Vinti 8, Kindgard e Cuda 6, Sperandio 5, Dordei e Zorzi 0, Aprile, Tiozzo Caenazzo, Marchesan e Bellia NE; liberi: Lamprecht e Bernardi. Coach: Massimo Zambonin.
CISANO BERGAMASCO (Bergamo) – Dietro a un sogno che svanisce, c’è una bellissima realtà. La Delta Group Rico Carni chiude al secondo posto la sua avventura nella Del Monte Coppa Italia di Serie A2/A3. I ragazzi di Massimo Zambonin danno tutto nella finalissima di Cisano Bergamasco, ma non riescono a ribaltare il pronostico: vince 3-0 l’Agnelli Tipiesse Bergamo, che si cuce la coccarda tricolore sul petto per il secondo anno consecutivo.
Al di là della retorica, nei volti del clan portovirese c’è un po’ di delusione a fine gara. Comprensibile, visto che il sogno era davvero vicino e il risveglio è stato fin troppo brusco, ma la realtà, oggi, non è meno entusiasmante. Sì, perché la Delta Group Rico Carni l’impresa l’ha già compiuta arrivando fino a qui, a giocarsi la coppa contro i giganti della categoria superiore.
Ha eliminato avversari più quotati, ha entusiasmato i propri tifosi e ne ha conquistati di nuovi, è riuscita a far conoscere il nome di Porto Viro in tutto il Paese. D’accordo, il trofeo è di Bergamo, ma tutto il resto, tutto l’interesse che in questi giorni ha saputo suscitare questa sorprendente finale di Coppa Italia appartiene ai ragazzi in nerofucsia e a chi li ha accompagnati in questa avventura. E non è poca cosa.
La Delta Group Rico Carni di Massimo Zambonin in formazione tipo per la finalissima del Pala Pozzoni: Kindgard al palleggio e Cuda opposto, Sperandio e Bargi in posto tre, Vinti e Lazzaretto schiacciatori, Lamprecht e Bernardi liberi.
Il tecnico dell’Agnelli Tipiesse Bergamo Gianluca Graziosi risponde con Finoli-Santangelo sulla diagonale, Milesi-Cargioli al centro, Terpin-Pierotti in banda, D’Amico libero. Arbitrano la gara Gianfranco Piperata di Bologna e Alessandro Rossi di Sanremo.
Dopo un avvio equilibrato, Bergamo si prende il primo break sul servizio di Pierotti (8-5). Accorcia Kindgard su palla vagante (8-7), ma ci sono due sbavature nerofucsia a riconsegnare il triplo vantaggio ai padroni di casa (10-7). Riprova a farsi sotto Porto Viro (10-9 Vinti), l’Agnelli Tipiesse l’allontana trascinata dal servizio di Finoli (13-9), poi arriva anche l’ace di Terpin (15-10).
Delta Group Rico Carni aggrappata al muro, di Sperandio e di Lazzaretto (15-12), Pierotti, però, sta macinando parecchio da posto quattro (18-13). Ace di Lazzaretto aiutato dal nastro, piccolo regalo di compleanno (18-15), contrattacco di Vinti per il 18-16. Bergamo in battuta, Porto Viro a muro, il finale di set si gioca su questi due fondamentali.
Zambonin si gioca comunque la carta Zorzi al servizio e fa bene: mani e fuori di Lazzaretto del 22-21, time per Graziosi. Anche il tecnico orobico ci vede lungo, entra in battuta Mancin e Bergamo guadagna la palla set con Santangelo (24-21). Giochi chiusi, alla prima occasione utile: 25-21, 1-0.
Cambio campo, la Delta Group Rico Carni riparte (guarda caso) dal muro di Kindgard (0-2). Pareggia subito i conti Terpin (3-3), block di Cargioli per il sorpasso della formazione di casa (4-3), che prova a scappare con le bande Terpin e Pierotti sugli scudi (8-4). Altro strappo di Bergamo (11-5), Zambonin deve intervenire per provare a risistemare (e rianimare) i suoi. Ottimo giro in battuta di Cuda (11-8), che poi veste i panni del supereroe anche in contrattacco (12-10).
Porto Viro continua a essere altalenante in ricezione (16-13, ace di Finoli), ma c’è la fase break per sperare (19-17 Bargi e 20-19 Kindgard). Due errori sanguinosi nel momento clou, gli ospiti spalancano la porta a Bergamo (23-19), che si accomoda e prende il doppio vantaggio: 25-21, 2-0.
Terzo set, la battuta di Finoli lancia la fuga iniziale di Bergamo (4-1). Ancora un morso profondo della formazione orobica con Santangelo (7-2) e Terpin (ace dell’8-2): time inevitabile per Zambonin, che sprona i suoi ad avere maggiore attenzione in ricezione. Richiesta inascoltata, Terpin si carica il fagotto sulle spalle e trascina l’Agnelli Tipiesse al largo: 11-2, entra Dordei per Vinti.
L’emorragia polesana continua (14-3), anche perché l’opposto bergamasco Santangelo è entrato in modalità mitraglietta (16-4). La Delta Group Rico Carni sembra aver esaurito la benzina, emotiva prima che fisica. Bargi ci mette comunque l’anima (18-7), Kindgard la pura magia (20-9), non basta a interrompere la corsa tricolore di Bergamo: 25-10, 3-0.
Massimo Zambonin, tecnico della Delta Group Rico Carni: “Dobbiamo celebrare il cammino che abbiamo fatto, siamo arrivati qui con merito. Stasera sognavamo tutti di fare di più, nei primi due set abbiamo tenuto benissimo il campo, anche se forse potevamo gestire meglio qualche situazione, specie in difesa, poi credo che purtroppo la differenza di categoria si sia vista.
Fa male aver perso così il terzo set, ma faccio i miei complimenti a Bergamo che è una squadra molto forte e ben allenata, ha vinto con merito la coppa. Adesso dobbiamo smaltire un attimo la delusione per questa finale persa, dopo di che ci concentreremo sul campionato, il nostro vero obiettivo stagionale: vogliamo riprendere il cammino e tornare subito alla vittoria”.
Federico Bargi è stato uno degli ultimi a mollare sul taraflex di Cisano Bergamasco: “In questo momento sinceramente non riesco a essere triste, essere qui stasera è la nostra vittoria, e lo dico dal profondo del cuore. Potevano esserci altre squadre al posto nostro, invece ci siamo arrivati noi.
Ci abbiamo provato, siamo partiti bene nei primi due set, mentre nel terzo siamo andati in panne. Onore a Bergamo che ha dimostrato in tutto e per tutto la miglior squadra di A2, sono stati superiori a noi, in difesa e nel contenimento a muro. Per noi la cosa importante era provarci, sapevamo che sarebbe stata una gara difficilissima”.
C.S.