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Marini Delta, Sperandio: “ci mancheranno i tifosi, ma un derby è sempre un derby”

30 Ottobre 2020 Stampa articolo

volleyPORTO VIRO (Rovigo) – Un derby “muto”, ma pur sempre un derby. Anche senza pubblico non può essere una partita qualunque quella tra Biscottificio Marini Delta Volley e HRK Motta. Le due rivali torneranno a incrociare le spade domenica 1° novembre (ore 18, diretta streaming gratuita su www.legavolley.tv) al Palasport di Porto Viro per la terza giornata di Serie A3 Credem Banca.

Mancheranno i tifosi sugli spalti, come detto, ed è un dettaglio che potrebbe anche fare la differenza, tuttavia di elettricità ne dovrebbe scorrere comunque parecchia sul taraflex. Questione di acredine tra i club, ormai “consolidata” da anni di convivenza in Serie B e in Serie A, ma prima ancora una questione di ex. Di vecchia data quelli sul versante polesano, ovvero Cuda e Lazzaretto, che in biancoverde hanno militato, rispettivamente, nel 2012/2013 e nel 2014/2015. Ben più recenti, invece, i trascorsi in maglia nerofucsia del duo Arienti-Luisetto, nuova coppia di centrali di Motta: Arienti ha giocato a Porto Viro nella stagione 2018/2019, conquistando la storica promozione in Serie A; Luisetto ha abbandonato le foci del Po per trasferirsi in riva al Livenza soltanto pochi mesi fa, dopo tre indimenticabili stagioni con la casacca del Delta Volley. 

Porto Viro contro Motta non è tutta qui, ci mancherebbe, ma la curiosità del confronto tra passato e presente è tanta, da una parte e dall’altra. E Occhio soprattutto a quello che succederà nel reparto centrali, con il duello rusticano tra i giganti nerofucsia Bargi e Sperandio e gli attesissimi ex Arienti e Luisetto. “Sì, è un confronto molto interessante, sicuramente sia Arienti che Luisetto avranno grande voglia di rivalsa, mentre io e Bargi partiremo forse con meno pressione addosso – commenta il centrale della Marini Delta Matteo Sperandio –. Qual è la coppia migliore? Credo che ci equivaliamo abbastanza, Luisetto è un ottimo attaccante e Arienti fortissimo a muro, mentre noi possiamo contare su un pizzico di esperienza in più. Da parte nostra sarà comunque fondamentale contenere le qualità offensive di Luisetto e per fare questo dovremo battere bene in modo che il palleggiatore possa servirlo il meno possibile”.

Capitolo pubblico, che non ci sarà domenica. “La mancanza dei nostri tifosi si farà sentire, ma noi faremo di tutto per sopperire alla loro assenza e giocare comunque una grande partita – prosegue Sperandio –. Un derby è sempre un derby, aspettiamo questa terza giornata da quando è uscito il calendario del campionato. Personalmente la vivo come una sfida stimolante al pari di quelle dell’anno scorso, le uniche differenze saranno il fattore ambientale e la condizione fisica delle due squadre, che inevitabilmente è ancora precaria dopo il lungo stop per il lockdown e tutte le complicazioni degli ultimi mesi (Motta non ha potuto disputare la scorsa partita di campionato a causa di alcuni casi di positività al Covid-19 tra gli avversari, ndr)”.

I ricordi dei derby della passata stagione sono positivi per Sperandio e compagni: “Sono state due belle sfide, – conferma il centrale nerofucsia –, abbiamo vinto e giocato molto bene in entrambe le occasioni, direi soprattutto al ritorno in casa loro, dove abbiamo disputato forse una delle migliori gare dell’anno, non facendoli praticamente mai entrare in partita. Sappiamo, però, che nello sport tutto cambia da una stagione all’altra: noi siamo chiamati a confermarci ed è sempre un compito difficilissimo, mentre Motta ha rinnovato la sua rosa in diversi ruoli, a partire dal palleggio. Mi aspetto quindi una partita molto più equilibrata e tosta rispetto ai due derby dell’anno scorso”.

Oggi quali sono i margini di miglioramento della Marini Delta? L’analisi di Sperandio parte dalla gara di domenica scorsa vinta 3-2 con Fano: “È vero, potevamo anche chiuderla 3-1, ma io vedo il bicchiere mezzo pieno – dice –. Siamo partiti male nel quarto set, eravamo sotto di sei-sette punti ma siamo arrivati comunque a giocarcela punto a punto nel finale, dimostrando poi nel tie-break che ne avevamo di più dell’avversario. Penso sia stata un’ulteriore prova delle qualità che abbiamo in campo, anche se in questo momento abbiamo ancora parecchio da sistemare. Sicuramente dobbiamo essere più incisivi in battuta, soprattutto in casa, e migliorare nella fase difensiva e di rigiocata. Più si sale di livello, più quest’aspetto fa davvero la differenza”.

C.S.



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