L’Itas Mutua Rovigo torna in serie A
SESTO FIORENTINO (Firenze) – L’Itas Mutua Rovigo torna in serie A. A Sesto Fiorentino sono arrivate 2 vittorie che risultano decisive per la conquista matematica del primo posto ad una giornata dal termine ufficiale della stagione prevista per domenica prossima.
6 a 0 in gara 1 e 11 a 9 in gara 2 sono i finali contro un Padule che ora si trova a 5 partite dal Rovigo che di fatto risulta il vero dominatore del campionato.
Al mattino una combinata tra Crepaldi e Taschin ha tenuto a zero il pericoloso attacco fiorentino. Tre sole valide a referto per i padroni di casa contro le nove dei polesani.
I primi 2 punti arrivano alla quarta ripresa con Angelotti a punto sulla battuta di Vigato. E’ Frigato poi il secondo punto a referto per i rossoblu.
Alla settima ripresa arriva il 4 a 0. Il lanciatore avversario perde il controllo e con 3 colpiti di fila da la possibilità ad Angelotti di portare a casa base Salvatore e Gonzalez.
Tutto bene in difesa per l’Itas Mutua mentre arrivano 2 punti per il definitivo 6 a 0 con Salvatore, autore di 3 valide, e Nosti .
In gara 2 le difese non sono state perfette e anche i lanciatori non decisivi. Ne è venuta fuori una partita dove Rovigo ha messo la freccia già dalla prima ripresa per il 2 a 0 per arrivare alla quarta sull’8 a 2. Sembrava fatta per Rovigo ma al quinto il Padule segna 3 punti per l’8 a 5. Al sesto i veneti mettono a referto un altro punto sul 9 a 5 con Nosti con un doppio di uno scatenato Angelotti.
De Marchi rileva Pietrogrande e Rovigo ritrova l’assetto in difesa ma all’ultima ripresa il giovane pitcher rodigino sull’11 a 7 e due eliminati non riesce a chiudere prima di lasciare il posto a Tommaso Lavezzo che subisce 2 punti per l’11 a 9 prima di chiudere con lo strike out che da il via alla festa rossoblu.
“Dedichiamo questa vittoria al nostro coach Fidel che ora è in ospedale – commentano in coro gli atleti del Rovigo -.”
“Abbiamo lasciato la serie A – afferma il presidente Boniolo – qualche anno fa con tanti problemi legati alla struttura. Ora ci siamo ripresi quello che i ragazzi, gli allenatori e i nostri sostenitori hanno meritato di conquistare.”
C.S.