Alva Inox Delta Volley: promossi in A3, nell’Olimpo del volley
Stadium Pallavolo Mirandola-Alva Inox Delta Volley 2-3
25-23, 15-25, 25-22, 20-25, 9-15
Battute punto/errori: Mirandola 3/19, Delta 4/16; Ricezione: Mirandola 64%, Delta 67%; Attacco: Mirandola 40%, Delta 47%; Muri punto: Mirandola 9, Delta 12.
Stadium Pallavolo Mirandola: Sartoretti 18, Bellei 16, Francesco Ghelfi 13, Riccardo Rustichelli 9, Canossa 5, Giacomo Ghelfi 4, Capua, Valeri e Gulinelli 0, Diegoli, Cadore e Motta NE ; liberi: Catellani e Matteo Rustichelli. Coach: Marco Barozzi.
Alva Inox Delta Volley: Bellini 23, Cuda 17, Dordei 13, Luisetto 10, Arienti 8, Vanini 4, Bosetti, Maniero, Michieli e Bernardi 0, Trolese NE; liberi: Lamprecht e Fregnan. Coach: Massimo Zambonin.
MIRANDOLA (Modena) -Il sogno si avvera in un piovoso sabato di maggio, a poco più di cento chilometri dall’amata Porto Viro. L’Alva Inox Delta Volley batte 2-3 lo Stadium Pallavolo Mirandola in gara due delle finali playoff e conquista la promozione in Serie A3. I nerofucsia coronano così un inseguimento durato due anni e quasi 70 partite tra stagione regolare, playoff e Coppa Italia. Nel mezzo ci sono state gioie (la doppietta in Coppa Veneto, le due edizioni della Final Four disputate in casa, il campionato vinto quest’anno) e dolori (su tutte, le due finali perse lo scorso anno), ma soprattutto un grande lavoro di squadra. Dentro e fuori dal campo, dove il Presidente Luigi Veronese e il suo staff non hanno mai smesso di cullare le proprie ambizioni, di alimentarle con gli investimenti e la passione. Il risultato è una promozione straordinaria, che proietta una città di appena 15mila abitanti nell’olimpo del volley nazionale. Sì, perché in Serie A non ci vanno solo coach Massimo Zambonin e i suoi ragazzi, ma tutta Porto Viro. Adesso non è più un sogno, adesso è realtà.
Alva Inox al via con Vanini regista e Bellini opposto, Arienti e Luisetto centrali, Cuda e Dordei in posto quattro, Lamprecht e Fregnan i liberi. Invariata la formazione dello Stadium Mirandola di Marco Barozzi: Francesco e Giacomo Ghelfi sulla diagonale, Riccardo Rustichelli e Canossa al centro, Bellei e Sartoretti laterali, Catellani libero. Arbitrano il match Stefano Nava di Monza e Michele Marconi di Milano.
Atmosfera rovente alla Palestra Bonatti e Delta che si dà subito la carica con i muri di Arienti e Bellini (1-3). Pari modenese sul turno in battuta di Bellei (3-3), polesani di nuovo a più due con Bellini in battuta (3-5). Ace fortunoso di Dordei (4-7), Mirandola si avvicina ma non riesce nell’aggancio, permettendo a Cuda e Bellini di rimpolpare il margine nerofucsia (9-12). Il copione sembra quello già visto per larghi tratti in gara uno, Alva Inox davanti, avversari ad inseguire disperatamente, invece stavolta lo Stadium cuce lo strappo guidata da Sartoretti e dalla battuta del neoentrato Valeri (17-17). C’è anche il sorpasso gialloblù, firmato da Riccardo Rustichelli a muro (19-20): è quanto basta per convincere coach Zambonin a usare il primo time della serata. Finale serrato, Porto Viro si gioca il doppio cambio Bosetti-Maniero per Vanini-Bellini (21-21), i padroni di casa prendono un break di vantaggio con un altro muro, di Canossa (21-23): secondo tempo richiesto dalla panchina ospite. Cuda annulla la prima palla set (24-23) ma poi si deve inchinare ancora al muro di Canossa: 25-23, 1-0 Mirandola.
Bellini prova a prendere per mano l’Alva Inox in apertura di secondo set (1-3). Muro di Luisetto, errore di Bellei, attacco di Dordei: 2-6, immeditato time out per Barozzi. Il Delta amministra per un po’, quindi affonda un altro colpo con l’ace di Vanini: 6-12, secondo time modenese. Super Luisetto (attacco-muro), super Dordei (due botte delle sue), Porto Viro certifica la sua fuga: 7-16. Nerofucsia ormai sul velluto con Bellini e Cuda particolarmente ispirati, Barozzi concede minuti al giovane Gulinelli (13-23) in attesa dell’ineluttabile sentenza: muro di Bellini del 15-25, 1-1.
Terzo set, Delta avanti 6-8 con muro di Vanini, muro di Riccardo Rustichelli e siamo 9-9. Dopo un errore in attacco dei suoi, Zambonin ricorre al time (9-10). Francesco Ghelfi, Sartoretti (ace) e Riccardo Rustichelli (muro) per l’allungo deciso di Mirandola (14-11), cambia faccia Porto Viro che si affida a Bosetti in cabina di regia e Bernardi in seconda linea (15-11). Tempo modenese (piuttosto inaspettato) sul 15-12, evidentemente coach Barozzi teme un calo dei suoi e ci vede lungo: tre errori offensivi di fila per lo Stadium, parziale di nuovo in parità (17-17). Inefficace l’ingresso in battuta di Michieli, non quello di Valeri perché Sartoretti schianta giù il 18-20 sulla rigiocata. Sempre Sartoretti per il 22-19, tempo chiamato da Zambonin. Servirebbe un miracolo polesano ora, invece sono più i pasticci che le cose buone. Bellini riesce comunque a cancellare la prima palla set ai modenesi (24-22, time Barozzi) , sulla successiva, però, Bellei chiude il conto: 25-22, 2-1 Mirandola.
Quarta frazione, Dordei accende la miccia nerofucsia: attacco per il 3-5, ace per il 4-7. Anche Bellini e Cuda scendono in battaglia, errore emiliano e tempo richiesto da Barozzi (5-10). Due ace di Bellei riportano a galla Mirandola: 10-11, time per Zambonin. Muro di Sartoretti (11-11), la macchina polesana sembra inceppata, Arienti la sblocca con due murate stratosferiche (13-15). Ancora Arienti, di pura rabbia (15-18), lo Stadium inizia a traballare e commette un paio di brutti errori (17-21, time Barozzi). Cuda sembra sigillare il parziale (17-22), ma mon è finita finché non è finita: sbaglia due volte di troppo anche l’Alva Inox, 20-22. Bellini toglie le castagne dal fuoco con il 20-23, Sartoretti spara out il 20-24, chiude Luisetto a muro: 20-25, 2-2.
Tie-break, l’apice emotivo di una partita meravigliosa. Tanta adrenalina, tanti errori, specie dei modenesi in battuta. L’Alva Inox è consistente a muro, fondamentale in cui Luisetto regala il vantaggio ai suoi con due autentiche perle: 5-8 al cambio campo. Cuda chiude un lungo scambio e aumenta il gap a quattro lunghezze (5-9), Mirandola continua la sua incredibile sequela di errori: 7-12, time Barozzi. Mancano solo pochi metri al traguardo e Porto Viro li fa accompagnati dal suo incredibile tifo itinerante, che scandisce nel cielo di Mirandola il coro “Serie A, Serie A”: 9-15, 2-3 Delta.
La gioia di Massimo Zambonin: “Ci aspettavamo una gara così difficile, Mirandola ha giocato come sa e noi abbiamo fatto fatica a dare contnuità al nostro attacco. La forza e il cuore di questo gruppo ci ha fatto ribaltare il 2-1 e quando siamo arrivati al tie-break avevo la sensazione che ce la potessimo fare, perché l’inerzia era ormai dalla nostra parte. La soddisfazione è enorme, non riesco neanche a descrivere quello che sto provando, abbiamo lavorato tantissimo per nove mesi e siamo riusciti a raggiungere un traguardo eccezionale per il Delta e per la città di Porto Viro. Ringrazio tutti, la società che mi ha dato questa opportunità, lo staff tecnico e la mia famiglia che mi ha seguito anche oggi”.
Le parole del Presidente Luigi Veronese: “Una promozione meritata, ma la considero un punto di partenza in vista di altre battaglie, sono sicuro che la prossima stagione sarà una delle più dure di tutta la mia presidenza. Cercheremo di affrontarla con il cuore, con la testa e con quel pizzico di ironia che ci contraddistingue. Voglio dedicare questa promozione alla città di Porto Viro e ai paesi limitrofi, che ci hanno sempre sostenuto in questo cammino. La speranza è che i nostri supporter continuino ad avere fiducia in noi, perché sono loro l’asse portante di questa meravigliosa avventura. Ringrazio il nostro Vicepresidente Natalino Tumiati, il Direttore Sportivo Gabriele Pavan, coach Massimo Zambonin e tutti gli atleti che hanno sempre dato il massimo per portare a compimento questa impresa”.
C.S.