Alva Inox Delta Volley: play off domani gara due a Mirandola
PORTO VIRO (Rovigo) – Domani è il grande giorno. O meglio, potrebbe essere il grande giorno. Tutto pronto in casa Alva Inox Delta Volley per la trasferta di Mirandola. Dopo il successo casalingo della scorsa settimana, Porto Viro ha l’occasione di centrare la promozione in Serie A3 già domani (ore 18) in gara due delle finali playoff. In terra emiliana i ragazzi di Massimo Zambonin avranno anche il sostegno del proprio pubblico: c’è un pullman di tifosi in partenza da Porto Viro nel primo pomeriggio, ma sicuramente alla compagnia si aggregheranno anche altri supporter nerofucsia che raggiungeranno Mirandola con mezzi propri.
L’attenzione di Cuda e compagni, però, non è tanto rivolta agli spalti, quanto piuttosto a quanto succederà sul parquet della Palestra Bonatti. Se in gara uno lo Stadium di Marco Barozzi ha confermato pregi e difetti già emersi nella doppia sfida di Coppa Italia, nel prossimo confronto i modenesi cercheranno sicuramente di far valere il fattore campo. Un “fattore” nel vero senso della parola, visto che Giacomo Ghelfi e compagni sono sempre andati a punti tra le mura amiche nel corso della regular season: dodici partite, undici vittorie e solo una sconfitta al tie-break. Curriculum di tutto rispetto, ma del resto merita considerazione anche l’ottimo ruolino di marcia esterno dell’Alva Inox: tredici gare disputate, undici vittorie e due sconfitte (di cui una al tie-break) per un totale di 34 punti, praticamente metà del bottino nerofucsia (71 punti) in campionato.
Numeri, dicono tanto senza dire molto in fondo. Perché il vero fattore extra di Porto Viro non sta nelle cifre, bensì nella qualità della rosa. Lo ha dimostrato anche gara uno con Mirandola, in cui coach Zambonin ha alternato i suoi due palleggiatori, Bosetti e Vanini, riuscendo a tirare fuori il classico coniglio dal cilindro. Difficile sapere se e come rimescolerà le sue carte il tecnico clodiense domani, ma di certo l’Alva Inox sfrutterà tutte le armi a sua disposizione. Per vincere la seconda battaglia, per vincere una guerra che vale la Serie A.
C.S.