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Alva Inox Delta Volley: playoff, il primo round è dei nerofucsia, Mirandola piegata

12 Maggio 2019 Stampa articolo

volleyAlva Inox Delta Volley-Stadium Pallavolo Mirandola 3-1

25-18, 28-30, 25-19, 25-22

Battute punto/errori: Delta 7/16, Mirandola 10/15; Ricezione: Delta 58%, Mirandola 64%; Attacco: Delta 53%, Mirandola 45%; Muri punto: Delta 13, Mirandola 3.

Alva Inox Delta Volley: Cuda 21. Dordei 18, Bellini 16, Luisetto 11, Arienti 8, Vanini 2, Bosetti, Maniero e Michieli 1, Bernardi 0, Trolese e Ruffo NE; liberi: Lamprecht e Fregnan. Coach: Massimo Zambonin.

Stadium Pallavolo Mirandola: Sartoretti 19, Francesco Ghelfi 16, Bellei 11, Riccardo Rustichelli 10, Giacomo Ghelfi 4, Canossa 2, Capua, Valeri e Gulinelli 0, Diegoli, Cadore e Motta NE ; liberi: Catellani e Matteo Rustichelli. Coach: Marco Barozzi.”

PORTO VIRO (Rovigo) – La prima è andata. Con un po’ di fatica, com’era lecito aspettarsi in una sfida tra due capoclassifica. ma ciò che più conta è che l’Alva Inox Delta Volley ora è in vantaggio 1-0 nella finale playoff contro Stadium Mirandola. Il 3-1 maturato a Porto Viro vale il primo passo verso la Serie A, il secondo bisognerà cercare di farlo sabato prossimo in terra emiliana. Sarà una battaglia, probabilmente più dura di quanto lo è stata gara uno: come ha detto coach Zambonin a fine partita, però, l’Alva Inox adesso ha il dovere di provare a chiudere subito la serie.

L’Alva Inox in campo Bosetti alzatore e Bellini opposto, Arienti e Luisetto centrali, Cuda e Dordei schiacciatori, Lamprecht e Fregnan i liberi per difesa e ricezione. Il tecnico di Mirandola Marco Barozzi schiera i fratelli Giacomo e Francesco Ghelfi in diagonale, Riccardo Rustichelli e Canossa al centro, Bellei e Sartoretti laterali, libero Catellani. Arbitrano l’incontro Vittorio Salvini di Breno e David Kronaj di Luino.

Arrembante l’Alva Inox, che si prende il primo break della serata con muro di Arienti, attacco di Cuda e tocco di seconda di Bosetti (5-2). Dordei spara un missile in battuta e va a segno, Barozzi deve ricorrere già al time (6-2). Ancora ace di Dordei (7-2), Mirandola accorcia con Sartoretti da seconda linea (7-4), ma i nerofucsia hanno troppa fame per fermarsi (si vede soprattutto nell’intensità difensiva) e volano a più sei grazie alla doppietta di Cuda (11-5). Margine congelato, il Delta controlla sfruttando una fase cambio palla pressoché impeccabile (ottimo Bellini), lo Stadium prova la carta Valeri in battuta senza fortuna, anzi, dall’altra parte c’è l’ace di Bellin i a rendere ancora più agevole il cammino di Porto Viro: 22-15, secondo time per Barozzi. Doppio cambio per i locali (Vanini-Maniero per Bosetti-Bellini), dentro Capua per alzare il muro modenese, sipario: 25-18, 1-0 Delta.

Cambio campo e cambio musica, almeno all’inizio: Stadium avanti 0-4 sul turno in battuta di Giacomo Ghelfi. “Ci vuole calma e sangue freddo” diceva una canzone di qualche tempo fa: l’Alva Inox si mette a testa bassa e recupera prima due punti con Cuda e Dordei (3-5), poi un altro con un super block di Arienti (6-7), quindi arriva il pari su errore modenese (7-7). Mirandola rimette la testa davanti (7-9, al servizio Sartoretti), Porto Viro riesce nuovamente nell’aggancio, stavolta a firma Arienti-Luisetto (9-9). Il tira e molla continua, finché gli ospiti tornano a più tre (errore polesano per il 14-17): coach Zambonin decide di interrompere il gioco e di affidarsi ancora al doppio cambio. Spazio anche per Michieli in battuta, che colpisce subito: 16-18, time Barozzzi. Il Delta ora cerca di forzare i tempi per rientrare, lampi di Cuda e Dordei, 20-21. Rieccolo: Dordei mette giù la palla vagante della parità, 22-22, altro tempo richiesto dalla panchina modenese. Il finale è gomito a gomito, Mirandola conquista la prima palla set con Bellei (23-24), Cuda la cancella e s’inventa il ribaltone (25-24). Altro colpo di scena, ace di Canossa e time per Zambonin (25-26). È la svolta decisiva, anche se gli ospiti passano solo al quinto tentativo: 28-30, 1-1.

Terzo set, Stadium con il vento in poppa, Delta un po’ nel pallone: 0-4 (di nuovo sul turno in battuta di Giacomo Ghelfi), Bernardi sostituisce Cuda in seconda linea. Luisetto-Bellini (2-4), ma anche muro di Sartoretti (2-6), Porto Viro si affida alla regia di Vanini (out Bosetti). La rimonta nerofucsia parte dal servizio di Dordei (6-7), prosegue sull’asse Vanini-Luisetto (8-8) e viene finalizzata da Cuda: 9-8, time Mirandola. Arienti (10-8) e Vanini (12-9) graffiano in battuta, Dordei da seconda linea, Cuda a muro, Luisetto al centro: 15-9, Barozzi richiama i suoi in panchina. Come nel primo set, la squadra di casa deve solo gestire il vantaggio adesso e lo fa con una certa nonchalance, nonostante la pressione dei modenesi in battuta (ace per Riccardo Rustichelli e Sartoretti). Il bello è che sull’onda dell’entusiasmo i nerofucsia ritrovano anche la “gara” difensiva di inizio gara: 25-19, 2-1 Delta.

Difesa, difesa, difesa: l’Alva Inox sembra aver capito la lezione, muri per Luisetto, Cuda e Bellini, 4-0, subito un time di Barozzi ad aprire la quarta frazione. Prosegue l’ondata polesana con Cuda e Bellini (muro del 6-0), bene anche Luisetto (8-2). Il fuoco modenese pare essersi sopito, Bellei lo riaccende con una vampata in battuta: due ace di fila, 13-10, tempo per Zambonin. Entra Bernardi per Cuda (16-12), Sartoretti tira forte sul muro di casa e accorcia (16-14), invasione nerofucsia e siamo quasi a contatto (16-15). Monumentale muro di Arienti (17-15), Gulinelli fa il suo ingresso in campo (18-17, fuori Canossa), altro muro, di Luisetto, e time ospite (20-17). Francesco Ghelfi, indomito, tenta l’ultimo assalto, ma Porto Viro stavolta non si concede distrazioni e può mettere gara uno nel sacco: 25-22, 3-1 Delta.

Le parole a fine gara di Massimo Zambonin, tecnico dell’Alva Inox: “Abbiamo giocato un’ottima gara, nel secondo set è stata brava Mirandola a tirare fuori tutte le sue armi, mettendoci in difficoltà, anche se ai vantaggi è stata una palla a fare la differenza. Nel terzo parziale abbiamo fatto alcuni aggiustamenti e la partita è cambiata, l’inerzia è tornata dalla nostra parte, i ragazzi ci hanno creduto e sono riusciti ad esprimersi ad alti livelli in tutti i fondamentali. Come si dice in questi casi, adesso testa nello scatolone, un’altra settimana di lavoro e poi andiamo a Mirandola per provare a chiudere la serie”.

 

C.S.



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