Final Four: Intervista al mister del Granzette Chiara Bassi
ROVIGO – Mancano ormai una decina di giorni al grande evento della Final Four di Coppa Italia A2 femminile che si terrà a Mestre al Pala Franchetti il 30 e 31 marzo e abbiamo intervistato per l’occasione il mister del Granzette Chiara Bassi.
Buongiorno mister, la tanto attesa Final Four si sta avvicinando, come vi state approcciando al grande evento?
“Non esiste una ricetta magica per preparare questa competizione, poiché abbiamo anche l’obbiettivo play off da mantenere, di conseguenza, come dico sempre alle mie atlete: è “l’adesso” che porta risultati in futuro, noi dobbiamo avere in testa il 30 e 31 marzo, ma nel frattempo continuare ad allenarci per quello per cui stiamo giocando adesso, ossia il campionato”.
Mister, come sta preparando la semifinale contro il Futsal Molfetta?
“Rispondo forse in maniera bizzarra, ma la preparo come tutte le settimane preparo le partite di campionato: allenandoci su noi stesse. Il Futsal Molfetta è una validissima squadra che sta lottando per la vittoria del campionato ed ha ottime individualità, per cui sarà sicuramente un avversario temibile. Di norma non guardo video delle avversarie, penso non sia sufficiente purtroppo guardare dei video per vincere le partite, per fortuna facciamo uno sport imprevedibile ed estremamente intelligente, da quando alleno, infatti, ho sempre cercato di spiegare alle mie atlete che in campo le scelte vanno fatte in base alle situazioni che si presentano e non in base a degli schemi provati in settimana, non esistono scelte giuste o sbagliate, esistono scelte prese o non prese, se un atleta fa una scelta io posso correggerla, se non fa scelte perché intrappolata in uno schema l’allenatore risulta utile solo per fare i cambi”.
Cosa pensa delle altre avversarie?
“Conosco di persona l’Union Fenice perché ci abbiamo giocato contro l’anno scorso; hanno un allenatore che stimo molto, che guarda alla crescita oltre che al risultato e questa è una cosa che in una competizione così conta molto perché ha creato giocatrici di futsal, se poi sommiamo che alcune di loro, al contrario di noi, hanno già giocato competizioni così diciamo che il risultato è ottimo. Il Virtus Ragusa, invece non ho ancora avuto l’occasione di incontrarlo ma da quello che leggo è una società molto ben strutturata e con qualità calcistiche elevate, tant’è che in quest’ultima giornata di campionato si è ripresa la prima posizione.
Noi proveremo a giocare al massimo delle nostre forze, abbiamo l’obbligo morale di dare tutto quello che possiamo per non deludere il nostro presidente e i tanti tifosi che ogni domenica riempiono il nostro palazzetto. Affronteremo la semifinale con l’entusiasmo e la concentrazione di quando da bambine si giocava con il gioco preferito e non si sentiva né la stanchezza né la fatica, e soprattutto non esisteva nulla che facesse perdere la concentrazione, ecco, così le mie atlete dovranno affrontare la Final Four, con la sfrontatezza di un bambino e la consapevolezza di un adulto, ricordandoci sempre che si chiama gioco del calcio a 5, e se non ci si diverte giocando significa che qualcosa non è andato come doveva andare”.
C.S.