Ferrara Baseball, batticuore e apoteosi in Winter League
ROVIGO – Inatteso, dolcissimo, meritato arriva il successo per i ragazzi del Ferrara Baseball nella giornata conclusiva del Trofeo Itas, tappa polesana del circuito nazionale Winter League. La Studapp dimostra un cuore che fa provincia aggiudicandosi uno storico primo posto, dopo tre edizioni di dominio rodigino, e strappando il biglietto per le fasi finali della competizione a Bologna. La bacheca della giovane Società si riapre dopo quattro anni: nel 2015 furono gli Esordienti ad aggiudicarsi il Trofeo Smile. Sempre a Rovigo: si vede che porta bene.
I biancorossi toccano il cielo al termine di un’esaltante cavalcata di fronte a un parterre affollatissimo di genitori e amici: tre battaglie punto a punto contro Padova e i padroni di casa, col fiato corto e il cuore in gola; una girandola di emozioni che chi c’era ricorderà per un pezzo. Si passa alla prima coi patavini, avversari estremamente impegnativi; la difesa ducale regge l’urto affidandosi all’esperienza di Abetini in pedana: belle cose in diamante da Balletti, grinta di Popescu e Imparato nel box, e colpo del ko all’ultimo attacco col fuoricampo di Bordignon. La sfida con Rovigo vale la finale, che già di per sé sembrerebbe la massima aspirazione. Ferrara inizia in salita, dopo due inning è sotto di cinque e guarda con ansia la differenza punti; calcoli che non interessano i ragazzi in campo, che reagiscono e impattano al culmine di una generosa rimonta. 6-5 il finale, con provvidenziale fuoricampo di Vasta nel terzo inning e azione chiave di Villani nell’ultimo attacco (sua la valida per il punto del pareggio che di fatto chiude i giochi). L’ultima recita, di nuovo contro Padova, è una sfida non adatta ai deboli di tempra. La Studapp si affida alla concreta batteria Bordignon-Destro (premiato meritatamente miglior lanciatore del torneo), affidabili prestiti dal Romano Ezzelino. Padova reagisce al primo svantaggio aprendo una pericolosa falla nel quarto inning (2-5). Il Duca non ci sta e torna in rotta, il Santo scappa ancora spinto dalla valide di Sambugaro e della talentuosissima Greta Vescovi (meritatamente eletti miglior battitore ed MVP della competizione). Ma i ragazzi del castello hanno sette vite, e pareggiano sul fil di sirena con Ricci e Sboto. Servono i supplementari, addirittura due: Sboto e Vasta si scrollano di dosso una scimmia che pesa quintali non concedendo valide; tutto per tutto nel decisivo attacco, ancora targato Bordignon-Destro. Il primo prende base, ruba la seconda, vola in terza spinto dal compagno, e quindi al punto decisivo su errore del lanciatore patavino. Esplode la festa biancorossa: gioia e caroselli per i ragazzi, doverosamente lodati dagli allenatori: “Se c’è una cosa che ho detto subito” sottolinea “batman” Marzaduri, “E’ che questa squadra tecnicamente è ancora acerba, ma ha un carattere mai visto prima, e oggi lo ha dimostrato uscendo da tante situazioni difficili. Molti ragazzi hanno appena cominciato, ma ci hanno regalato emozioni da veterani contro avversari di livello molto competitivo. Avevamo parlato di test e chiesto il massimo impegno, ci hanno ripagato con la vittoria. Siamo estremamente orgogliosi, di tutti e tutte, e adesso si va a Bologna a testa alta: sarà durissima, ma non abbiamo niente da chiedere se non continuare a divertirci”. Conferme per una Società che sta muovendo i primi passi, ma che ha le idee chiare e lo sguardo al futuro: “Il sorriso dei ragazzi ci ripaga di ogni fatica”, assicura il Presidente Squarzanti, “E gli auguriamo cento giornate come questa. Quel che per alcuni sembrerà la coppa del nonno per noi è un momento ricco di significato: sportivo, organizzativo, umano. E’ il coronamento di un percorso fatto di sogni e di tentativi, di mosse azzeccate ed errori, di arrivi e di partenze. Cose che comunque ci hanno aiutato a crescere: nello sport, come nella vita, o si vince… o si impara”.
C.S.