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Rovigo torna da Roma con bottino pieno e leadership

La FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta torna da Roma con 5 punti preziosi e il primo posto in classifica: al Centro Sportivo “Giulio Onesti” i rossoblù vincono 61-24, segnando 9 mete, contro la S.S. Lazio Rugby 1927.
26 Gennaio 2019 Stampa articolo

Rovigo torna da Roma con bottino pieno, e leadership

 

rugbyRovigo si fa valere fin dai primi istanti del match e dopo appena cinque minuti dal fischio d’inizio va subito in meta con Nibert, che schiaccia l’ovale quasi sotto i pali agevolando la trasformazione di Mantelli per lo 0-7. La seconda marcatura dei rossoblù arriva al 9’ a firma di Vian e anche in questa occasione Mantelli non fallisce dalla piazzola: 0-14. I padroni di casa però non demordono e intorno al 18’ riescono ad entrare nella metà campo dei Bersaglieri con la prima incursione pericolosa, che però non viene concretizzata. Al 21’ Rovigo rimane con un uomo in meno per un cartellino giallo a Cioffi e la Lazio ne approfitta per risalire il campo, arrivando ad ottenere una rimessa laterale sui 5 metri dei Bersaglieri e dopo una serie di pick and go Bonavolontà trova il buco nella difesa avversaria per schiacciare oltre la linea. Ceballos trasforma per il 7-14. I rossoblù però rispondono subito, spostando il gioco sui 5 metri dei padroni di casa dove è poi Pavesi a trovare il varco al 27’ per segnare la terza marcatura di giornata. Mantelli trasforma per il 7-21. Al 30’ un gran break di Vian, dopo una touche appena dentro la metà campo dei laziali, apre la strada per la meta del bonus, segnata da Brugnara e trasformata da Mantelli: 7-28. Ristabilita la parità numerica i Bersaglieri continuano a tenere salde le redini del gioco, complici anche diverse imprecisioni dei padroni di casa, arrivando a sfiorare la quinta marcatura con Barion, non concretizzata per in avanti. I rossoblù però non ci mettono molto a rifarsi: al 38’ è Odiete a schiacciare oltre la linea e Mantelli ancora una volta si dimostra preciso nella trasformazione del 7-35 con cui si chiude il primo tempo, non prima però che anche la Lazio venga punita con cartellino giallo a Duca.

La ripresa, con Rovigo in superiorità numerica, vede i rossoblù farsi subito valere anche grazie al pack che offre ottimi palloni: la sesta meta viene infatti sfiorata da Cioffi tre minuti dopo il fischio dell’arbitro. L’ala dei Bersaglieri ci riprova al 47’ e stavolta mette a segno la meta, poi trasformata da Mantelli. Due minuti dopo è la volta di Barion, che recupera un caletto provvidenziale, e dalla piazzola Mantelli porta il punteggio sul 7-49. Al 57’ è ancora Cioffi dopo un’ottima accelerazione a schiacciare oltre la linea, proprio sotti i pali, e Dominguez trasforma per il 7-56. La Lazio però risponde subito andando a segnare la seconda meta con Ceballos che poi però dalla piazzola non mette a segno la trasformazione: 12-56. I padroni di casa non demordono e tentano nuove incursioni riuscendo al 67’ ad avvicinarsi alla linea di meta dove però l’arbitro segna ovale alto da terra. Al secondo tentativo arriva la marcatura della Lazio a firma di Baruffaldi, poi trasformata da Ceballos per il 19-56. Anche la risposta rossoblù però non tarda: al 72’ arriva la nona marcatura dei Bersaglieri, segnata da Odiete che poi viene premiato come Man of the Match. Dominguez dalla piazzola non riesce a centrare i pali per la trasformazione e il punteggio si ferma sul 19-61. Negli ultimi istanti del match la Lazio sfodera nuovamente gli artigli andando a cercare la quarta meta per il punto di bonus, trovandola con Ceballos al 78’. L’apertura dei padroni di casa non mette a segno la trasformazione e la partita si chiude sul 24-61.

“È stata una partita bella da vedere, con tanto ritmo e movimento – è il commento di coach Franco Properzi al termine della gara – I ragazzi si sono comportati bene, hanno avuto una fase calante solo alla fine e la Lazio ne ha approfittato riuscendo anche a fare un punto di bonus meritato. Comunque sono contento dei ragazzi che hanno espresso veramente un bel gioco con un numero molto alto di minuti di possesso”.

C.S.



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