Alva Inox Delta Volley: trasferta a Zanè per la terza gara di coppa veneto
Trasferta vicentina per l’Alva Inox Delta Volley. Sabato 22 settembre alle ore 20.30 i nerofucsia saranno ospiti del FaiZanè nella terza giornata della Coppa Veneto di Serie B Maschile. Obiettivo vincere e consolidare il primato nel girone (in caso di successo pieno servirebbe solo un altro punto per accedere alla finalissima del 6 ottobre), ma anche oliare ulteriormente i meccanismi di gioco in vista del campionato. La gara di domenica scorsa contro Montecchio ha destato buone impressioni generali, tuttavia la squadra di Massimo Zambonin ha alternato momenti di ottima pallavolo a qualche blackout di troppo.
Neopromosso in categoria, vincitore nell’ultima stagione di Coppa Veneto, Coppa Triveneto e Coppa delle Alpi di Serie C, il FaiZanè si è rinforzato in estate con gli arrivi del centrale Vittorio Mattiuzzi (un cavallo di ritorno) e dell’esperto Damir Kosmina, opposto mancino con un passato in A2 e A1. All’esordio assoluto in coppa (nel primo turno i vicentini riposavano) la formazione guidata da Ugo Soliman si è imposta 2-3 sul campo dell’Aduna Volley e ora vorrà fare bene anche davanti al pubblico amico.
La consueta analisi prepartita è affidata al nuovo regista dell’Alva Inox, Andrea Vanini: “Più che guardare dall’altra parte della rete, in questa fase della stagione dobbiamo concentrarci su cosa riusciamo a fare nella nostra metà campo, cercando di mettere in pratica quello che proviamo ogni giorno in allenamento – avverte –. La preparazione procede al meglio, così come il mio inserimento nel gruppo, ma stiamo lavorando molto sia a livello fisico che tecnico-tattico, per cui non possiamo essere ancora brillanti e affiatati come contiamo di essere per l’inizio del campionato. A mio parere la partita di domenica contro Montecchio è stata a senso unico: è vero, abbiamo pagato un calo generale nel terzo set, ma il risultato non è mai stato in discussione. L’aspetto meno positivo forse è che siamo usciti dal momento di difficoltà grazie alle individualità piuttosto che al gioco di squadra. Credo, però, che avere singoli di grande valore serva proprio a questo, a trovare quel break, quella battuta, quel muro che ti permettono di recuperare un set che sembrava già perso”.
C.S.