Work in progress per la Polisportiva Borsea,
Work in progress per la Polisportiva Borsea, storica società di calcio giovanile rodigina che, oltre alla programmazione per la prossima stagione, sta mettendo a punto il programma per il torneo settembrino giunto alla XXIII edizione che di fatto anticipa l’inizio dell’attività agonistica.
Un torneo con gare che si disputano al tardo pomeriggio e alla sera, riservato alle categorie allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e primi calci, con i Memorial Maurizio Libanore e Tiziano Cedrino. E il mese scorso, la società presieduta da Roberto Albertini ha ultimato alcuni lavori di restyling nel campo di viale dell’Artigianato, mettendo a norma, come da regolamento federale, i lumen necessari per i quattro pali dell’illuminazione che consentono di giocare alla sera. Intanto, l’ultimo atto della stagione è stata una cena, svoltasi il primo luglio che, nonostante il periodo di ferie, ha visto la presenza di una settantina di partecipanti che si sono ritrovati nelle strutture della società: infatti, non manca nulla al campo di via dell’Artigianato dove, oltre a due casette e una struttura prefabbricata, che serve anche da luogo di ritrovo per la comunità di Borsea, per le feste dei compleanni dei ragazzi, c’è una tensostruttura, riscaldata d’inverno, della capienza di 80 posti.
“Nel nostro piccolo, dice Roberto Albertini, cerchiamo di dare ai ragazzi la possibilità di imparare a giocare a calcio cercando di trasformare questa passione in un momento d’aggregazione che deve essere al tempo stesso anche di divertimento. Pensiamo che, investire sui giovani curando il proprio settore giovanile sia l’unico investimento che permette alla società di assicurarsi continuità e futuro.
Però, è essenziale che ciò sia fatto con amorevole passione e professionalità avendo come unico fine la crescita umana, educativa e sportiva dei giovani calciatori assicurando ai ragazzi una scuola del calcio in un contesto sereno, facile e felice, il tutto grazie anche alla collaborazione con le famiglie, interagendo e creando anche momenti conviviali, dove il fine deve essere quello di cimentare il rapporto con tutte le componenti che formano la società.
Con i genitori cerchiamo di creare un’alleanza, perché una collaborazione intelligente può aiutare a risolvere molti problemi, da quelli educativi dei bambini e dei ragazzi, alle molteplici incombenze organizzative societarie. Credo che l’attività sportiva a livello giovanile sia una straordinaria esperienza educativa, emozionante, divertente e come tale coinvolga facilmente i bambini e i ragazzi, perché oltre ad avere una funzione ludica e sociale, insegna il rispetto di sé e degli altri, delle regole, il valore dell’impegno, la convivenza civile e l’accettazione della sconfitta”.
C.S.