Intervista a Sergio Malaman
Ormai siamo nella parte conclusiva della stagione sportiva e si chiude per quest’anno il ciclo di interviste degli educatori del Rugby Frassinelle.
Questa volta abbiamo deciso di lasciare l’onore a Sergio Malaman che assieme a Mirco Visentin allena l’Under 14.
In verità Sergio oltre ad essere allenatore da diversi anni è anche un volontario che riveste diverse altre funzioni all’interno della società gialloblù.
E quindi lasciamo la parola a Sergio.
“Ho 46 anni sono nato e vivo a Frassinelle. Ho iniziato a giocare a rugby fin dagli otto anni qui a Frassinelle. Sono stato compagno di squadra a livello giovanile del più conosciuto “Pepe” Scanavacca e ho avuto la possibilità di partecipare a diverse selezionali giovanili nazionali. Purtroppo, per motivi di lavoro, ho dovuto lasciare che non ero ancora maggiorenne per seguire l’attività di famiglia con mio padre”.
Ormai sono diversi anni che alleni a Frassinelle e segui questo gruppo da molto tempo. Cosa ci puoi raccontare di loro e del loro percorso di crescita?
“Si, sono diversi anni che milito nel Rugby Frassinelle e seguo il settore giovanile.
Come già detto prima ho cominciato come genitore, in quanto portavo mio figlio al campo, poi accompagnare, poi tre anni di educatore e dallo scorso anno allenatore di primo livello.
Ho iniziato seguendo la Under10 poi la12 ed infine la 14. I primi anni sia per i ragazzi sia per me è stata dura in quanto eravamo praticamente tutti dei neofiti, ma poi, piano piano, i risultati sono arrivati. Certo devi essere motivato e di conseguenza motivare i bambini/ragazzi, ovviamente sempre nel divertimento”.
Parliamo ora dei ragazzi che compongono l’Under 14. Quanti sono gli atleti che compongono questo gruppo? E come è lavorare con dei ragazzi che si stanno preparando a diventare degli uomini?
“Sono 16 ragazzi, la maggior parte di loro arrivano dalla Under 12 e alcuni arrivati quest’anno nel mondo del rugby. È impegnativo ma molto stimolante. Facciamo tre allenamenti alla settimana più la partita il sabato o alla domenica. Dicevo che è difficile in quanto li devi sempre stimolare a dare qualcosina in più, ma nello stesso tempo li devi far responsabilizzare su quello che stanno facendo. Il tutto sempre all’insegna del divertimento.
Per alcuni ragazzi il rugby è abbastanza naturale, per altri devi dedicare un po’ più del tuo tempo… ma ne vale la pena”.
Che tipo di attività fatte con questi ragazzi e come ti coordini con Mirco sui programmi di lavoro in campo?
“Io e Mirco pianifichiamo gli allenamenti dopo ogni partita. La partita è una verifica per loro ma soprattutto per noi allenatori del lavoro svolto durante la settimana”.
Ci sono stati inserimenti di nuovi ragazzi in questa categoria?
“Purtroppo, abbiamo perso due ragazzi, ma di contro ci sono stati tre nuovi inserimenti. Due di questi avevano già giocato nel Rugby Frassinelle e quindi per loro si è trattato di un ritorno. Questo significa molto per noi, in quanto se c’è un ritorno vuol dire che abbiamo lavorato bene, soprattutto sul piano umano”.
Come si sono approcciati i nuovi ragazzi al rugby? Come li avete aiutati ad inserirsi?
“Non abbiamo dovuto lavorare sul piano dell’inserimento in quanto i ragazzi hanno grandi capacità di aggregazione fra di loro fin da subito, per ciò per noi e stato facile. Abbiamo dovuto lavorare un po’ di più sull’aspetto tecnico/fisico”.
Quindi anche per chi avesse la voglia di iniziare a giocare a rugby anche a questa età ma avesse delle titubanze, cosa ti senti di dire?
“Di provare, di provare assolutamente questo sport meraviglioso! E per qualsiasi dubbio di parlare con gli allenatori/educatori”.
Ormai siamo arrivati alla fine della stagione. Come è andata complessivamente?
“Bene nel complesso. È stata una stagione altalenante con un inizio buono e poi c’è stato un calo. Ma nella fase finale si sono ripresi dando dimostrazione di una buona costruzione di gioco e collettività.
Abbiamo partecipato al torneo di Parma classificandoci due posizioni sopra il precedente anno. Ciò significa che il groppo sta crescendo. Attualmente siamo impegnati a dei tornei Seven. Certo c’è ancora molto da fare ma i risultati si cominciano a vedere”.
Qual è o qual è stata la soddisfazione più grande che hai vissuto nel tuo ruolo di educatore/allenatore?
“Ci sono varie soddisfazioni che possono arrivare e che posso raccontare, ma quella che mi motiva di più è quando un ragazzo viene da te non solo per consigli tecnici ma anche per raccontarti i fatti quotidiani.
Questo significa che non ti vedono solo come un allenatore ma un riferimento con cui condividere anche fatti personali”.
Dove ti vedi fra qualche anno?
“La società Rugby Frassinelle ha chiesto le mie intenzioni come allenatore per il prossimo anno…. Mi vedo decisamente nel Rugby Frassinelle”!
Ultima domanda. Il Rugby Frassinelle cosa rappresenta per te?
“Ho iniziato a giocare a rugby a Frassinelle fin da piccolo e porto mio figlio a giocare nel Ruby Frassinelle; perché? È una buona società, ben organizzata. Sto bene qui perché condividiamo gli stessi principi e gli stessi valori, fondamentali per la crescita di un figlio”.
C.S.