“Giovani, è una questione di stile…di vita”
ROVIGO – In tanti dispensano consigli e opinioni su come arginare il crescente problema dell’obesità giovanile. Ma solo in pochi traducono le idee in iniziative concreto. Tra questi ultimi c’è il Coni Point di Rovigo che, in stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, cerca di proporre un modello d’intervento basato in primis sull’innovativo progetto “Be Active”. I risultati della sperimentazione condotta nel corso dell’anno scolastico in alcune scuole primarie polesane sono stati spiegati questo pomeriggio nel convegno “Giovani, è una questione di stile…di vita”, tenutosi nella sala della Gran Guardia a Rovigo. Un importante appuntamento formativo inserito tra gli appuntamenti dedicati al mondo della scuola nell’ambito del progetto “Sport a Scuola” sostenuto attraverso il bando “Sportivamente” dalla Fondazione Cariparo, ieri rappresentata dal consigliere Maddalena Zanetti.
“Be Active” è nato da un’idea del professore Piero Ambretti e si tradotto in realtà grazie alla collaborazione con Fabio Vettorello, referente per l’educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale. Ieri al loro fianco, nello spiegare i sorprendenti risultati della ricerca conclusa, c’era naturalmente anche Lucio Taschin, delegato del Coni Point di Rovigo. Il progetto si è articolato nella proposta di “pause attive” in orario scolastico: semplici esercizi ripetuti per due volte nel corso della mattinata e finalizzati alla stimolazione di un regime di vita più attivo e sano ma anche al miglioramento del rendimento scolastico. Queste le primarie coinvolte: “Miani” Rovigo, Pincara, Fratta Polesine, Badia Polesine, Ceneselli, Villadose e San Martino di Venezze. In totale 48 classi per un totale di circa 740 alunni.
Ma la ricerca condotta si è allargata anche allo studio delle abitudini extrascolastiche dei ragazzi coinvolti, avvalendosi anche della collaborazione di alcuni esperti in educazione motoria già coinvolti nel progetto “Sport a Scuola”. Al fine di rilevare l’eventuale condizione di sovrappeso, con il conseguente rischio di obesità, è stata esaminata la composizione corporea di un campione rappresentativo di tutta la provincia di Rovigo composto da 371 alunni frequentanti la scuola primaria (157 maschi e 164 femmine, frequentanti le diverse classi, dalla prima alla quinta). L’analisi dei dati raccolti, forniti in forma anonima dalle stesse famiglie (nel pieno rispetto della normativa sulla privacy), ha evidenziato in una percentuale del 26,46% la presenza di uno o due fattori di rischio tendenziale al sovrappeso corporeo e all’obesità. La misurazione dei parametri biometrici (indici di massa corporea e rapporto tra altezza e circonferenza addominale), evidenzia nel 7,78% dei bambini la contemporanea presenza di diversi fattori di rischio, mentre nel 18,7% dei casi la tendenza al sovrappeso corporeo è evidenziata da un solo indicatore biometrico. Nel complesso circa il 55% dei ragazzi risulta comunque avere un rapporto tra statura e circonferenza addominale compatibile col rischio di sovrappeso e obesità.
Contestualmente, per misurare il livello di efficienza fisica dei ragazzi, gli esperti del Coni Point di Rovigo hanno valutato il grado di sviluppo motorio somministrando a circo 340 ragazzi gli specifici test proposti dall’americano Dale Ulrich. Tale protocollo prevede la somministrazione di 12 prove pratiche: 7 sulle abilità locomotorie (vari tipi di andature ritmiche) e 5 di tipo manipolativo (palleggiare, calciare, ricevere, lanciare, colpire). Sono stati sottoposti ai test complessivamente 309 alunni di classe terza (154 di sesso femminile e 155 di sesso maschile). Dai dati rilevati risulta che il 22,91% presenta un quoziente motorio alto o comunque superiore alla media; il 45,51% dei soggetti esaminati risulta essere nella media mentre il 31,26 % dei soggetti denota un quoziente motorio sotto la media o decisamente più basso.
Un apposito questionario IPAQ, (Questionario sull’attività fisica quotidiana) ha permesso inoltre di verificare la quantità di attività svolta settimanalmente dagli alunni della scuola primaria. Il 74% degli alunni raggiunge la scuola accompagnato in auto dai genitori, solo il 16,4% ci va a piedi o in bicicletta. Mentre il 31% dei bambini svolge quasi ogni giorno una quantità ottimale di attività aerobica, (attestandosi ai livelli quotidiani raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità), camminando o pedalando per almeno 15-20 minuti consecutivi, il 27% risulta sufficientemente attivo (esercitandosi almeno 3-4 volte alla settimana); addirittura il 41% risulta invece decisamente poco attivo o totalmente sedentario.
Per quanto concerne la pratica sportiva, dal sondaggio condotto risulta che il 14,5% degli alunni della scuola primaria non pratica alcuna disciplina sportiva, il 27% pratica uno sport un solo giorno alla settimana, il 48.5% si allena due o tre volte alla settimana e solo l’8% mantiene una frequenza più assidua (da 4 a 6 allenamenti settimanali). Fortunatamente il 42% dei bambini sopperisce a tale mancanza svolgendo una qualche attività fisica in forma libera, giocando con i coetanei per almeno un’ora quasi tutti i giorni della settimana, il 19,5% riesce a farlo almeno 3 o 4 volte alla settimana, mentre il 35% trascorre il tempo libero a giocare con gli amici soltanto una o due volte alla settimana.
Le insegnanti delle scuole primarie coinvolte nel progetto “Be Active” hanno potuto constatare l’efficacia delle “pause attive” registrando in tutte le classi un effettivo miglioramento nel comportamento. Gli alunni in generale risultano infatti più sereni e disponibili, più attenti e motivati all’apprendimento. Appare migliorato anche il livello dei rapporti interpersonali e, nel contempo, più contenuto il tasso di conflittualità e spirito competitivo.
E’ stata infine raccolta l’opinione dei genitori degli alunni coinvolti nel progetto mediante un sondaggio condotto online compilato complessivamente da 148 famiglie. Lo svolgimento quotidiano in orario scolastico delle “pause attive”, della durata di cinque minuti ciascuna, ha raccolto il 95% di consenso e pareri favorevoli delle famiglie. Risulta apprezzabile e sorprendente che, secondo quanto affermato dagli stessi genitori, nel 93% dei casi i bambini protagonisti di “Be Active” appaiono effettivamente più attivi durante la settimana. Un dato che conferma la bontà dell’iniziativa promossa dal Coni Point di Rovigo e che apre ottime prospettive per continuare a incentivare l’assunzione di uno stile di vita attivo da parte dei giovani, con possibili positive ricadute sulle loro future condizioni di efficienza fisica e salute.
Nel convegno in Gran Guardia si è parlato anche di alimentazione giovanile per cercare di affiancare ai dati raccolti alcune nozioni pratiche da applicare a tavola. La nutrizionista Laura Cominato ha spiegato a genitori, educatori e insegnanti le “Buone regole dell’alimentazione giovanile”. Tanti consigli su come migliorare lo stile di vita dei nostri ragazzi attraverso una scelta consapevole degli alimenti e un corretto dosaggio degli stessi durante i pasti.
Durante la serata il Coni Point di Rovigo ha premiato anche la classe 5° della primaria “Carducci” di Ficarolo, vincitrice del Concorso “Campioni di Fair Play” organizzato nell’ambito del progetto “Sport di Classe” 2017/2018. Alla classe va un buono acquisto di 200 euro spendibile nei negozi Decathlon, oltre ai tanti gadget offerti dal Coni Point di Rovigo.
C.S.