Il rugby “Scientifico”
ROVIGO – Il tempio del “Battaglini”, per due sabati consecutivi, ha aperto i propri cancelli per accogliere alcune classi del Liceo Scientifico “Paleocapa” di Rovigo proponendo agli studenti dell’Istituto Superiore rodigino il rugby nella sua versione flag.
Entrambe le sessioni d’allenamento, rese possibili dal coinvolgente entusiasmo della professoressa Pia Poliero che ha contagiato anche i colleghi Massimo Gasparetto e Sabrina Ravagnani, sono state gestite dallo staff tecnico del team Ladies della Rugby Rovigo Delta e dai tecnici della New Ascaro Rovigo asd che quest’anno hanno lavorato assieme al progetto di sviluppo del settore femminile rossoblu. Per molti dei ragazzi e delle ragazze del “Paleocapa” questo è stato un primo approccio assoluto al mondo della palla ovale. Una bella esperienza che, grazie al “flag-rugby”, attività ludica e molto divertente, propedeutica al gioco vero e proprio, li ha aiutati ad entrare in clima Automaster Rovigo Rugby Festival che li vedrà coinvolti nello staff organizzativo del grande evento della Rugby Rovigo Delta dedicato al Seven in programma nel week end del 2 e 3 giugno prossimi.
1a A “Indirizzo Sportivo”, 2a A “Scienze Applicate”, 4a e 5a B del Liceo “Tradizionale” e la 3a e la 4a B “Scienze Applicate”. Sei le classi coinvolte in questo primo esperimento che speriamo possa portare ad un progetto di collaborazione più strutturato a partire già dall’inizio del prossimo anno scolatico. Oltre cento i ragazzi che si sono alternati sul campo e sfidati in appasionanti partite nel corso delle quali, grazie ai flag, hanno potuto apprendere le basi del rugby divertendosi come pazzi.
Obiettivo, possiamo dire, centrato! La filosofia che era alla base di questa iniziativa, nelle intenzioni dei docenti, dei tecnici della Rugby Rovigo Delta e della New Ascaro Rovigo asd, era quella di far divertire gli studenti e le studentesse, coinvolgendoli in un’attività sportiva diversa e provando anche a far respirare loro quello che è lo spirito vero del rugby che porta il singolo a pensare e ad agire con e per il collettivo, arrivando così a raggiungere l’obiettivo del team che non è mai frutto dell’iniziativa di uno solo. “No Man is an Island”, mai come in questo sport la citazione di John Donne trova la sua applicazione e nella palla ovale questo è scientificamente provato da quasi due secoli!
C.S.