Dogi’s Half Marathon 2018 un grande successo sportivo/sociale
Stra (Venezia): domenica 8 aprile 2018 si è svolta l’ormai classica Dogi’s Half Marathon. Giunta alla ventunesima edizione, la mezza maratona della Riviera del Brenta è sempre un appuntamento importante per il mondo delle corse. 1.800 gli atleti al traguardo entro le 2 ore 30’, vince il gambiano Ousman Jaiteh (1h05’47”) e l’etiope Gedamnesh Yayeh (1h19’58”) Vicenza Marathon vince, per il terzo anno consecutivo, il Trofeo Team Élite.
RISULTATI UOMINI:
- Ousman Jaiteh (Gam/Trentino Running Team) 1h05’47”, 2. Simone Cortiana (Vicenza Marathon) 1h13’27”, 3. Roman Kessler (Svi) 1h13’43”, 4. Claudio Brandalise (Emme Running Team) 1h13’57”, 5. Lorenzo Masi (Jalmicco Corse) 1h13’59”, 6. Matteo Penazzato (Atl. Riviera del Brenta) 1h14’19”, 7. Davide Fontana (Vicenza Marathon) 1h15’06”, 8. Andrea Mignolli (Vicenza Marathon) 1h15’21”, 9. Marco Nicoletti (Liger Team Running) 1h15’37”, 10. Riccardo Trovato (Vicenza Marathon) 1h16’08”.
- DONNE: 1. Gedamnesh Yayeh (Eti/Atl. Brugndera Friulintagli) 1h19’58”, 2. Izabela Leonida Romanas (Team Km Sport) 1h23’22”, 3. Anna Busetto (Due Torri Sporting Noale) 1h24’29”, 4. Federica Verdoya (Atl. Riviera del Brenta) 1h27’17”, 5. Manuela D’Andrea (Podisti Cordenons) 1h27’50”, 6. Rossella Guariniello (Team Km Sport) 1h28’40”, 7. Elena Camali (Venicemarathon Club) 1h29’08”, 8. Giorgia Onaro 1h29’09”, 9. Federica Menti (Vicenza Marathon) 1h29’22”, 10. Jessica Doria (Generali Runners) 1h30’00”.
Un evento caratterizzato anche da attività collaterali di grande impatto sociale ed emotivo. La corsa sui tacchi del sabato ha aperto la manifestazione, facendo correre delle insolite donne runner, che invece di indossare calzature tecniche si sono lanciate correndo appunto con scarpe coi tacchi. Scenario d’eccellenza con il parco della villa di Stra, un tappeto blu di 30 metri e molte persone ad assistere all’evento. Un momento simpatico e colorato di sport alternativo e fuori dagli schemi convenzionali.
Ma la storia che vogliamo raccontare è quella di Gabriele, un ragazzo autistico che ha partecipato per la prima volta alla corsa in sella alla sua bicicletta, adattata e modificata per l’occasione e di Matteo di 18 anni anche lui diversamente abile. Un papà e suo figlio assieme per dimostrare che non bisogna porsi dei limiti, ma tutto si può fare. Alessandra Boran di Famiglie Abilità ci ha raccontato i retroscena di questa che potrebbe sembrare una banale corsa, ma che per Gabry e Matteo è stata una prova da preparare in ogni dettaglio.
In effetti come per ogni atleta, oltre all’aspetto fisico, Gabry e Matteo hanno dovuto prepararsi mentalmente all’impatto emotivo e alla confusione dell’evento. La folla, la musica forte, lo speaker al microfono, tutte imprevedibili varianti che per un ragazzo autistico possono creare inaspettate reazioni. “Abbiamo preparato Gabry – ci confessa la Mamma Alessandra– per tutta la settimana, mostrandogli la maratona nelle foto e dei video degli anni scorsi. Lui sapeva cosa si doveva aspettare”.
Tutto è andato come si sperava, con il cuore batteva forte e accompagnati da papà Marco e da papà Andrea, sempre di Famiglie e Abilità, passata l’agitazione iniziale i due ragazzi sono potuti partire felici e sereni. “Nemmeno la forte voce al microfono ci ha distolto dalla situazione, eravamo concentrati” – ci racconta Marco, immensamente orgoglioso del proprio figlio.
L’abbraccio degli amici è stata la ciliegina sulla torta. “L’incertezza ci ha accompagnato per tutto il tempo e intendo che non eravamo certi che con Gabry ci saremmo riusciti ad arrivare fino in fondo – ci confessa Marco- ma invece ce l’abbiamo fatta”.
Passata la confusione e avvolti dal silenzio, senza auto, della Riviera, “Ci siamo goduti il panorama” continua a raccontarci Marco – “Con la sua bici con pedalata assistita, Gabry ha partecipato con soddisfazione alla sua prima vera corsa”.
Molte persone durante il percorso li hanno incoraggiati e sostenuti, ed è stato importante per loro e per il significato della loro esperienza. “L’arrivo e la medaglia hanno coronato il suo desiderio e il nostro – ci ha confessato una emozionata Mamma Alessandra- mai avremmo sperato di raggiungere questo risultato”.
Per quanto grave possa essere la patologia bisogna sempre provarci perché Loro, i ragazzi devono sapere che possono farcela a giuste dosi ma senza arrendersi. Ma soprattutto devono sapere che noi tutti crediamo in loro. Ora c’è il riposo del guerriero perché tutto questo è stato psicologicamente stancante. Bravo Gabry, bravo Matteo e brava Famiglie e Abilità. Un grazie doveroso all’organizzazione di Dogi’s Half Marathon per aver potuto permettere tutto questo.
L’autismo non è una fermata ma è una partenza.
Appuntamento al 2019, quando la Dogi’s Half Marathon partirà e arriverà a Mira, un’altra delle perle della Riviera del Brenta, alla partenza ci saranno tante persone e sicuramente altre belle storie sportive da raccontare.
Buono Sport a Tutti
Per www.agorasport.it Alessio Marini
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