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Intervista a Zanconato del Rugby Frassinelle

Denis Zanconato è il responsabile del progetto mini rugby del sodalizio polesano
3 Aprile 2018 Stampa articolo

rugbyFRASSINELLE (Rovigo) – Nel proseguire il suo viaggio alla conoscenza dei suoi educatori il Rugby Frassinelle incontra, in questa sosta pasquale, il responsabile di tutto il progetto del mini rugby della società, Denis Zanconato.

Dopo avere iniziato a giocare calcando proprio i campi di Frassinelle, dalla stagione 93/94 è passato alle Fiamme Oro Roma, poi CUS Roma per poi terminare la propria carriera da giocatore a Badia Polesine.

Appesi gli scarpini al chiodo ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio con la prima squadra del Rugby Frassinelle, seguendola per ben quattro anni.

Poi ha iniziato a dedicarsi esclusivamente al progetto del settore giovanile prendendo in mano la prima Under 14 della società, oggi Under 16.

Allora Denis, abbiamo ormai ampiamente superato il giro di boa della stagione. Possiamo fare un primo bilancio?

“Il bilancio dopo questo primo periodo a livello generale è buono e il numero dei tesserati è aumentato.

Dal punto di vista tecnico ed educativo gli allenatori stanno facendo un ottimo lavoro, cercando di dare ai bimbi/ragazzi delle regole importanti per crescere e socializzare, unitamente agli strumenti adeguati in base alle loro difficoltà per poter praticare questo sport in sicurezza e con il massimo del divertimento”.

Hai cominciato questa stagione dove inizialmente dovevi seguire soltanto l’under 16. Poi però ti è stato chiesto di seguire tutto il progetto del Mini rugby. Come stai vivendo questo doppio ruolo?

“Superate le prime difficoltà organizzative, sto vivendo questo doppio ruolo molto bene. Grazie al gradito ritorno nello staff di Dario Bernardinello che si è integrato immediatamente con i ragazzi, siamo riusciti a dare continuità alla categoria Under 16 nonostante gli impegni lavorativi. Per quanto riguarda invece il Mini rugby, è sì vero che è una nuova esperienza, ma negli anni ho comunque sempre seguito ed aiutato i direttori tecnici che mi hanno preceduto e quindi mi risulta facile farlo nonostante le problematiche che si susseguono continuamente”.

La società ha puntato e sta puntando molto sul settore giovanile, forte di una grande tradizione che parte dal passato. Dal tuo punto di vista, come stai cercando di sviluppare il progetto che ti è stato chiesto di portare avanti?

“Il progetto della Società è quello di riuscire a far diventare rugbista ogni ragazzo/bambino che si avvicina a questo sport, inizialmente attraverso il divertimento e l’affiliazione. Ci fa piacere anche pensare che il nostro sport possa essere un aiuto alle famiglie per tenere lontano dalle strade i loro figli, dove il pericolo è sempre in agguato. Cerchiamo quindi dare continuità ai bambini che iniziano qui con l’Under 6, integrandoli all’interno della famiglia Frassinelle sino a quando debutteranno in prima squadra, magari proprio qui… e speriamo che tanti possano approdare anche ad un livello superiore. Stiamo lavorando con la società per questo, cercando di trovare le migliori soluzioni possibili. A livello tecnico sicuramente non abbiamo fretta di formare il giocatore, rispetteremo i giusti tempi. Gli step e gli obbiettivi su cui stiamo lavorando sono importanti per aiutare tutti a crescere, senza la pressione di sbagliare o di ottenere il risultato a tutti i costi”.

Lo staff dei vari educatori è composto da 16 persone. Come ti organizzi con loro e con il lavoro che devono svolgere settimanalmente?

“Devo dire che ogni categoria è già di per sé organizzata ed autonoma. Partiamo con gli obbiettivi annuali a cui ci si deve attenere per lo sviluppo dei ragazzi e, vista la mancanza di tempo per organizzare riunioni od incontri, cerco di seguire le categorie direttamente sul campo, dove do il mio supporto agli educatori con consigli per l’organizzazione degli allenamenti e al bisogno mi metto a disposizione per allenare ed aiutarli nel raggiungere gli obbiettivi”.

Immagino che le difficoltà siano all’ordine del giorno. Qual è il problema o la cosa che vorresti risolvere o fosse risolta a breve?

“Penso che la maggior parte delle difficoltà siano a livello organizzativo. Fortunatamente da quest’anno abbiamo Stefano Cecchinello che con una grande professionalità ci dà una grossa mano e da poco è stato nominato dalla società Direttore Sportivo dalla Under 6 alla 16. La cosa che vorrei fosse risolta a breve è la conferma dell’intero staff tecnico per portare avanti nel migliore dei modi il progetto societario. Stiamo già lavorando per cercare di definire l’organico, penso che sarà dura ma faremo il possibile per confermare tutti. Ci tengo, anche a nome della società, a ringraziare tutti gli educatori ed allenatori del Rugby Frassinelle. È lodevole dedicarsi come stanno facendo, venendo al campo ad allenare dopo una giornata lavorativa o di studio, alzandosi la domenica mattina presto, per tanti unico giorno della settimana libero dagli impegni, per far divertire i figli degli altri. E questo vale sia per i ragazzi giovani che non hanno figli propri, sia per quelli che di figli invece ne hanno, ma allenando categorie diverse non riescono a seguirli”.

Invece una cosa positiva o una sorpresa che ti ha gratificato?

“La cosa positiva che mi ha sorpreso in questa parte di stagione è l’approccio che ci hanno messo e ci mettono i nuovi ragazzi che si avviano a questo splendido sport, indifferentemente dalla categoria. Dimostrano una capacità di adattarsi al gruppo già esistente incredibile. Dopo 4 o 5 allenamenti sembrano qui da sempre. Questo secondo me è il primo grande obbiettivo che come Rugby Frassinelle riusciamo a raggiungere; in fondo al campo si respira aria di famiglia”.

Passiamo al reclutamento. La società conta ormai oltre 135 tesserati, traguardo forse impensabile fino a poco tempo fa. E comunque siete sempre contenta ad accogliere nuovi atleti. Come vi state muovendo sul territorio?

“Quest’anno secondo me stiamo facendo una buona propaganda. Grazie sempre alla coordinazione di Stefano Cecchinello stiamo svolgendo attività negli asili di Fontecchio P., Arquà Polesine, Villamarzana e Fiesso Umbertiano, mentre ad aprile e maggio entreremo a Frassinelle e Borsea. Questo anche grazie al grande lavoro delle due nostre educatrici Under 6 Natascia Coltro e Federica Breda. Poi abbiamo effettuato delle entrate nelle scuole elementari di Arquà Polesine con il nostro preparatore atletico Cristiano Giolo. Anche se non nell’immediatezza, questo duro e costante lavoro nel far conoscere la nostra missione darà i sui frutti”.

E per chi volesse avvicinarsi a questo splendido sport anche ad un’età meno precoce, per esempio in età adolescenziale, cosa ti senti di dire a questo ragazzo.

“Mi sento di dirgli che deve provare senza preoccuparsi di nulla! Ho allenato in prima squadra e anche là vi erano dei neofiti che sono diventati poi buoni giocatori. Certo che chi ha vissuto il percorso formativo dall’Under 6 sicuramente è avvantaggiato, ma non è detto. Io ho iniziato a giocare il primo anno di Under 16 e comunque le mie soddisfazioni me le sono tolte”.

Quest’anno la società ha deciso di partecipare a diversi tornei prestigiosi fra i quali il Memorial Amatori Parma e il Città di Treviso ovvero l’ex Topolino. Quali sono le aspettative da parte tua e della società per questi importanti appuntamenti?

“Oltre a questi menzionati abbiamo partecipato al Torneo Ovalina di Badia e parteciperemo a quello di Pieve di Cento. Quest’anno abbiamo investito su questi tornei importanti per far provare ai ragazzi delle emozioni forti e lasciargli dei ricordi significativi. Sono tornei dei quali ne parleranno poi quando saranno grandi. Per la nostra società è sempre stata dura partecipare perché i grandi numeri soprattutto in Under 8 e 10 ci mettevano in difficoltà su chi portare. Quest’anno quindi abbiamo adottato un sistema meritocratico ovvero va chi ha partecipato con più costanza agli allenamenti”.   

rugbyDove ti vedi fra qualche anno?

“A Frassinelle. La mia famiglia è questa e sono e sarò a disposizione per far crescere il movimento che mi ha dato l’opportunità di iniziare a giocare e poi di allenare”.

Un’ultima domanda Denis. La società Rugby Frassinelle per te cosa rappresenta?

“Per me rappresenta un punto di riferimento importante. Mio figlio gioca e si diverte in Under 8, mia moglie è accompagnatrice Under 8, tutti i miei cugini sono stati rugbisti ed hanno iniziato a Frassinelle grazie a nostro zio Raffaello Salvan. E immagino che tutti, nonostante gli impegni lavorativi che li tengono lontani dalla società, ogni settimana si informino sui risultati della loro società di origine e che la portino nel cuore”.

Grazie Denis per il tempo che ci hai dedicato. Ti facciamo il nostro in bocca al lupo e alla prossima!

C.S.



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