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La New Ascaro Rovigo alla “Cena dei Ricordi” di Sarzano

18 Gennaio 2018 Stampa articolo

variROVIGO – “Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l’amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l’ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.” E’ partita da questa frase di Oscar Wilde la scintilla che ha fatto nascere l’idea nella testa del vulcanico Paolo Simonetta di coinvolgere, lo scorso 5 gennaio, tanti amici in quella che è stata definita “La Cena dei Ricordi”, un’occasione per rincontrarsi e rivivere, assieme alle famiglie, i bei momenti di spensieratezza della gioventù passata a Sarzano all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso. Una rimpatriata in piena regola, a base di porchetta e prodotti tipici del territorio, con tanto di foto d’ “epoca” che nel corso della serata sono state proiettate sullo schermo gigante del Cento Giovanile “Don Bosco” di Sarzano, del quale l’organizzatore della serata è stato presidente e che ha accolto i tanti che non hanno voluto mancare all’appuntamento, tanti amici compresi quelli che le vicende della vita hanno allontanato da Sarzano. variErano presenti infatti anche chi ha fatto centinaia di chilometri in auto e pure chi ha preso un aereo pur di non perdersi l’occasione di rivivere, nella notte dell’Epifania, le emozioni che solo i ricordi possono regalare. Emozioni personali che sono andate anche a toccare la memoria di chi, un secolo fa, nelle trincee della “Grande Guerra” ha sacrificato la propria gioventù, memorie riemerse grazie agli studi dello storico militare, sarzanese DOC, Stanis Ferrari che ha ricordato il sacrificio estremo di due medaglie d’argento nate a Buso-Sarzano alla fine dell’800: Ferruccio Piccinini, sottotenente di complemento del 118° Reggimento Fanteria della Brigata “Padova”, caduto sul Monte Zovetto il 18 giugno 1916 ed Emilio Venosta Giolo, soldato del 73° Regimento Fanteria della Brigata “Lombardia”, caduto sul Montello il 21 giugno 1918, che verranno entrambi ricordati da due targhe realizzate dallo stesso Ferrari e da Simonetta poste, ad imperitura memoria, su un paio di aree verdi della frazione rodigina.     
calcioLa serata, che ha visto il sostegno di alcuni sponsor: Salvan Metano e Lavaggio per auto, Berner S.p.A , MiniBar Sarzano, ditta Ruzzante di Zorzi Stefano, Pizzeria Planet, DF Gomma, Pasticceria Noemi, Consorzio Aglio bianco polesano DOP ed Azieda Agricola il Turione, ai quali va un doveroso ringraziamento, aveva anche lo scopo di raccogliere contributi che andassero a sostegno di alcune realtà di Sarzano che operano sul territorio per coinvolgere i giovani come il Centro Giovanile “Don Bosco”, al quale è stato elargito un contributo a sostegno delle spese d’illuminazione della piastra polivalente e la Polisportiva New Ascaro Rovigo asd della quale, lo stesso Paolo Simonetta, è tra i soci fondatori. Lo sport come fondamentale elemento aggregante, sport che nella notte dei ricordi è stato protagonista anche tornando con la memoria fin ai tempi nei quali anche Sarzano aveva la sua squadra di calcio che, per l’occasione, era ben rappresentata da una nutrita pattuglia di ex giocatori guidati, ancora una volta, dal presidentissimo Celio Biscuolo, che nonostante la convalescenza, non ha voluto mancare all’appuntamento riuscendo a portare un saluto ai suoi “ragazzi” oggi quasi cinquantenni.

Inutile sottolineare la riuscita della serata e già si parla di una prossima edizione perché, come disse Oscar Wilde….“Io non voglio cancellare il mio passato

C.S.



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